12/01/2024
Servizi a Rete

Wico, il progetto che sfrutta l’AI per monitorare qualità dell’acqua

Permettere un controllo della qualità dell’acqua attraverso un’intelligenza artificiale. È questa la sfida di Wico (Water quality innovative control by artificial intelligence), progetto che ha Acque tra i suoi partner principali e ammesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai finanziamenti del PNRR.

Un progetto che punta a sviluppare una piattaforma intelligente di monitoraggio delle acque destinate al consumo umano, che riesca a individuare eventuali anomalie in tempo reale. Una piattaforma che funzioni anche da sistema di allarme rapido in caso di imprevisti, per garantire la massima sicurezza per gli utenti e una gestione ottimale della risorsa da parte del gestore idrico.

 

I partner del progetto

Insieme al gestore del basso Valdarno, a cimentarsi in questa sfida ci sono:

  • Archa, centro di ricerca privato e capofila del progetto
  • l’Istituto di Biofisica del CNR di Pisa
  • Spindox, azienda del settore Information & Communication Technology
  • Dielectrick, che si occupa di sviluppo di sensoristica.

Per tradurlo in realtà hanno ottenuto 2,8 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cifra pari a circa la metà rispetto all’investimento totale, pari a 5,9 milioni. Il progetto proprio quest’anno entra nel vivo con l’obiettivo di poter fornire risultati tangibili entro il 2026.

 

Le due finalità di Wico

Due sono le finalità di Wico. Da un lato, progettare e mettere a punto innovative centraline multisensore capace di determinare in tempo reale le caratteristiche dell’acqua, per stabilirne la qualità. Dall’altro, costruire un sistema di intelligenza artificiale che, come il cervello umano, riesca a raccogliere, elaborare e interpretare i diversi segnali delle centraline e di evidenziare in modo semplice e comprensibile l’insorgere di situazioni fuori controllo.

 

Potenziare il modello dei Piani di sicurezza dell’acqua

Per queste sue caratteristiche Wico potrà giocare un ruolo rilevante per far funzionare al meglio il nuovo modello nell’ambito dei controlli della qualità dell’acqua introdotto con i Piani di sicurezza dell’acqua. Non a caso il nuovo progetto per quanto riguarda Acque si pone in continuità proprio con la realizzazione dei Water Safety Plan, che il gestore ha avviato già nel 2017.

L’azienda è stata infatti una delle prime nel nostro Paese ad adottare tale modello in modo volontario e ben prima dell’obbligo normativo. Modello che ha introdotto su oltre il 70% dei sistemi idrici locali gestiti. Con lo sviluppo di Wico, punta in futuro a potenziare e perfezionare l’approccio alla sicurezza e qualità dell’acqua che ha adottato.

 

Un approccio proattivo ed efficiente

«Introdurre soluzioni innovative, come quelle basate sull’intelligenza artificiale, rappresenta un punto qualificante della nostra esperienza – ha commentato l’amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese –. In un mondo in continua evoluzione, e che vede la sostenibilità come missione strategica per realtà come la nostra, l’applicazione di tecnologie avanzate ci consente di garantire un approccio proattivo ed efficiente nella gestione del servizio idrico».

 

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