Sono stati selezionati i tre progetti, di altrettante strat up, che approdano alla fase pilota nell’ambito di A WAve of Innovation, la call internazionale della Water Alliance, la rete delle 13 aziende pubbliche del servizio idrico integrato lombardo, per promuovere l’innovazione nel settore della gestione delle acque.
Lanciata lo scorso ottobre, la call ha avuto come obiettivo di trovare soluzioni innovative in alcune aree nevralgiche per il servizio idrico, in linea con i principi di economia circolare, sostenibilità e digitalizzazione. In particolare, quattro le aree d’azione:
- la gestione dei fanghi di depurazione
- cogenerazione di biogas
- i big data
- la creazione di una rete sempre più smart.
Un’operazione di grande successo, alla quale hanno partecipato 57 aziende e startup da tutto il mondo:
- Italia
- Stati Uniti
- Israele
- Canada
- Australia
- Germania
- Spagna
- Svizzera.
I dieci finalisti
I progetti presentati sono stati sottoposti a un articolato iter di valutazioni a opera del gruppo Open Innovation di Water Alliance, che step dopo step, ha individuato le soluzioni più promettenti. Di tutti quelli che hanno partecipato, 10 sono stati selezionati come finalisti e hanno preso parte al pitch day che si è tenuto al Palazzo delle Stelline di Milano. Le realtà finaliste sono state:
- PipePredict
- Waterjade
- Febus Optics
- Alpha Cleantec
- Aqualitas
- Aganova
- Hupi Saas
- Fracta
- Ostara Nutrient Recovery Technologies Europe
- Cann Forecast.
I loro progetti sono stati sottoposti al vaglio di una commissione composta dal management di Water Alliance.
Le tre start up vincitrici
Infine, si è arrivati a selezionare le tre startup, e i relativi progetti, vincitori:
- Ostara (Canada), che ha costruito un progetto per aiutare le water utility a recuperare preziosi nutrienti dalle acque reflue. Nutrienti che vengono trasformarli in fertilizzanti ad alto valore, secondo un percorso a elevata circolarità
- Alpha Cleantec (Svizzera), che ha sviluppato un processo di pretrattamento dei fanghi che massimizza la generazione di biogas, migliora la disidratazione e riduce la quantità di fanghi secchi prodotti.
- Waterjade (Italia), che ha sviluppato una soluzione di digital twin, che consente di prevedere l’afflusso di acqua nei fiumi e nei pozzi. Grazie all’unione di modelli fisici e machine learning e all’utilizzo di immagini satellitari, il progetto permette di affrontare più efficacemente la crisi climatica.
Ora queste società avvieranno un progetto pilota della durata di circa un anno in collaborazione con le società di Water Alliance. Società che sono:
- Acque Bresciane
- Alfa Varese
- BrianzAcque
- Como Acqua
- Gruppo CAP
- Gruppo TEA
- Lario Reti Holding
- MM
- Padania Acque
- Pavia Acque
- SAL
- Secam
- Uniacque.
Progetti strategici per il ciclo idrico
«Siamo molto soddisfatti dei risultati di A WAve of Innovation. Abbiamo ricevuto molte candidature di alto profilo da tutto il mondo che ci hanno permesso di conoscere a fondo le opportunità dell’open innovation nell’ambito dell’idrico – ha commentato Desdemona Oliva, direttrice R&D di Gruppo CAP e coordinatrice del gruppo Open Innovation di Water Alliance -. I progetti selezionati sono strategici perché ci garantiscono una gestione più efficiente dei fanghi di depurazione e della risorsa idrica. Con Ostara e Alpha Cleantec AG sarà infatti possibile sia recuperare materie prime seconde ad alto valore sia massimizzare la produzione di biogas riducendo al contempo il volume di fanghi secchi. Con il Digital Twin sviluppato da Water Jade avremo invece l’opportunità di affrontare più efficacemente la crisi idrica».