03/04/2024
Servizi a Rete

Via libera del Tar alla gara gas per l’Atem Catanzaro-Crotone

La gara gas per l’Atem Catanzaro-Crotone può andare avanti. Così ha deciso il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Calabria, che ha respinto il ricorso di 2i Rete Gas.

Il secondo operatore nazionale della distribuzione gas aveva chiesto l’annullamento della gara, a partire dalla determina n. 1672 del 14 giugno 2023, adottata dal Comune di Catanzaro, capofila dell’Atem, che aveva come oggetto l’affidamento in concessione del servizio, dei successivi atti di rettifica e di proroga, e del bando e del disciplinare di gara, compresi gli allegati, pubblicati a giugno dello scorso anno.

Una gara da 250 milioni di euro

La gara riguarda la concessione di dodici anni della distribuzione nell’Ambito che conta 107 comuni delle province di Catanzaro e Crotone e circa 110.000 utenti. Comuni e utenti attualmente serviti da diversi operatori, nello specifico Italgas Reti, 2i Rete Gas e Pollino Impianti.

Ingente il valore del bando, oltre 250 milioni di euro, con un valore annuo del servizio di oltre 22,5 milioni, messo a punto dal Comune di Catanzaro, come stazione appaltante, che aveva indetto gara a conclusione di un lungo percorso.

800 km di nuova rete da realizzare

In considerazione della complessità della gara e delle attività di predisposizione delle offerte, il termine previsto dal bando per la presentazione delle domande di partecipazione era stato fissato al 28 luglio 2023. Tra la documentazione di gara figurava in particolare il “Documento Guida degli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento”, predisposto dal Comune di Catanzaro, che prevede consistenti interventi di sviluppo delle reti, sia in termini di estensioni di quelle esistenti sia di nuova metanizzazione. In totale chiede la realizzazione di 800 chilometri aggiuntivi della rete, che attualmente si sviluppa per 1960 chilometri.

I motivi della contesa

A maggio dello scorso anno 2i Rete Gas aveva inviato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), e per conoscenza al Comune, una segnalazione relativa ad alcune criticità del bando. Tra queste diffuse carenze di informazioni, tali da richiedere l’integrazione e la modifica della documentazione di gara. Da qui era partita una corrispondenza tra l’operatore e l’ente che però non aveva portato a un nulla di fatto. Quindi il Comune ha emanato la determina del 14 giugno 2023 con la quale, a seguito delle numerose richieste di chiarimenti poste dai potenziali concorrenti e alla corrispondenza intercorsa, sono state approvate significative modifiche e integrazioni alla documentazione di gara. Inoltre, la determina ha concesso una proroga di soli 45 giorni del termine di presentazione dell’offerta. E qui sta il nocciolo del contendere, perché secondo 2i Rete Gas, nella determina non veniva chiarito a tutti i potenziali concorrenti la non obbligatorietà degli interventi previsti nel Documento Guida.

L’iter può procedere

La società è quindi ricorsa al Tar chiedendo l’annullamento della determina e degli ulteriori atti prospettandone l’illegittimità per violazione del principio di buon andamento e di imparzialità, del principio di ragionevolezza e di proporzionalità e per vizio di eccesso di potere. Ma il tribunale ha respinto la richiesta, dando il via libera alla procedura di gara.

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