È fatta. C’è il via libera all’aggregazione che porterà alla nascita della superutility lombarda intorno ad Acsm-Agam, società quotata partecipata da A2A e dai Comuni di Como e Monza. I consigli di amministrazione di tutte le realtà coinvolte nell’operazione, A2A, Acsm-Agam, Aspem, Aevv, Aevv Energie, Lario Reti Holding (Lrh), Acel Service e Lario Reti Gas, hanno approvato il progetto. Acsm-Agam sarà l’ente aggregatore e al termine dell’operazione il suo assetto azionario vedrà A2A con il 38,91% del capitale sociale, Lrh con il 23,05%, il Comune di Monza con il 10,53%, il Comune di Como al 9,61%, quello di Sondrio al 3,30% e quello di Varese all’1,29%. Il progetto di aggregazione si compone delle fusioni per incorporazione in Acsm-Agam di A2A Idro 4, Aspem, Aevv Energie, Acel Service, Aevv e Lrg, della scissione parziale di A2A Energia a favore di Acsm-Agam avente a oggetto principalmente un ramo d’azienda costituito da rapporti contrattuali con clienti della provincia di Varese nel settore energetico e della riorganizzazione di Acsm-Agam, che consisterà nella razionalizzazione degli asset ricevuti a seguito della fusione e della scissione, con l’esecuzione di vari conferimenti in società di nuova costituzione. Le realtà che daranno vita alla nuova utility realizzano nel complesso, secondo i dati relativi al 2016, ricavi per 421 milioni di euro, un Ebitda di 80 milioni e un utile di circa 30 milioni. La posizione finanziaria netta aggregata, sempre in riferimento ai valori del 2016 è di 80 milioni, mentre il numero di dipendenti raggiunge le 800 unità. I Comuni azionisti delle società coinvolte aderiranno agli accordi e sottoscriveranno i documenti contrattuali solo successivamente all’approvazione definitiva da parte dei rispettivi organi competenti, prevista entro il prossimo 12 marzo.