Il presidente di Veritas, Marco Bordignon, e il direttore generale, Andrea Razzini, hanno inaugurato il nuovo laboratorio di analisi del servizio idrico integrato. Erano presenti:
- il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro
- il presidente e il direttore del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Luciano Betteto e Massimiliano Campanelli
- il presidente e la direttrice del Consiglio di Bacino Venezia ambiente, Claudio Grosso e Luisa Tiraoro
- la presidente del Collegio dei sindaci di Veritas Maria Giovanni Ronconi
- le consigliere Sara Da Lio, Silvia De Pieri, Beatrice Filippi e Francesca Longo
- il consigliere Michele Bison.
Caratteristiche e funzioni
Situato all’interno del nuovo Centro direzionale di Veritas a Mestre, dove occupa una superficie di 1.655 metri quadrati, il laboratorio è una struttura all’avanguardia, accreditata secondo la norma europea Uni Cei En Iso/Iec 17025, classificata a livello di biosicurezza Bsl-2, che garantisce il totale contenimento del rischio biologico e chimico.
Qui 43 tecnici specializzati del servizio idrico integrato elaborano analisi sulle acque per molte aziende del consorzio Viveracqua, nell’ambito della rete ViveracquaLab. Ogni anno vengono valutati oltre un milione di parametri su oltre 50.000 campioni, in un’ottica di ricerca dei nuovi inquinanti e nel riconoscimento delle microplastiche fino a 10 micron. Grazie a queste analisi è possibile affermare che nell’acqua erogata da Veritas non ci sono tracce rilevabili di Pfas, i composti perfluoroalchilici.
La qualità dell’acqua è controllata in maniera indipendente anche da Arpav e dalle Usl competenti cui spetta il giudizio di potabilità. I controlli vengono effettuati nelle varie fasi del ciclo idrico.
In collaborazione con il CNR e l’Istituto Superiore di Sanità, il laboratorio svolge anche attività di ricerca, in particolare per quanto riguarda gli inquinanti emergenti, altri componenti chimici e presenza di virus, farmaci e sostanze d’abuso per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Un edificio green
La struttura architettonica che ospita il laboratorio è un palazzo a tre piani, con un’altezza di 20 m, una superficie di 5.000 m2 e un volume di 18.000 m3, circondato dal verde, che vanta un impatto energetico molto vicino allo zero ed è certificato Leed (Leadership in energy and enviromental design), uno standard internazionale di costruzione e ristrutturazione per il controllo e il contenimento dei consumi e dell’impatto ambientale.
È stato realizzato con materiali sostenibili e in grado di assicurare un risparmio energetico e idrico, una riduzione delle emissioni di CO2 e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico di 70 kWp e colonnine per la ricarica di mezzi elettrici. Gli arredi sono in legno riciclato, raccolto con le differenziate di Veritas.
Particolare attenzione è stata riservata al benessere delle persone, con la realizzazione di aree verdi esterne e di sistemi di verde verticale funzionali in grado anche di schermare dal sole i locali interni.
Grazie all’impiego di materiali sostenibili a elevata efficienza energetica è possibile ridurre di oltre il 60%, rispetto ai minimi di legge, il consumo di energia primaria.
Il ricorso al partenariato pubblico-privato
La formula utilizzata per la costruzione è una cooperazione tra pubblico e privato per finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico. I soci del partenariato sono l’associazione temporanea di imprese Itec srl, il Consorzio Integra e Banca Iccrea.
Grazie a questo sarà possibile manutenere e gestire il nuovo Cdo3 per vent’anni in cambio di un canone d’affitto e della possibilità per Veritas di riscattarlo al termine del contratto di leasing finanziario.
Nel terreno di fronte alla sede direzionale, il Comune di Venezia ha deciso di realizzare una strada, una pista ciclabile, tre rotatorie e un grande parcheggio scambiatore.
Tra qualche mese, grazie ad una delibera approvata dalla Giunta, Veritas appalterà i lavori per la creazione delle rotatorie, dei parcheggi e della nuova strada, nell’ambito di un progetto di viabilità concepita per alleggerire e dislocare meglio il traffico esistente e residente.
In futuro verrà allestito un Ecocentro comunale in grado di accogliere più persone contemporaneamente, in modo da ridurre i tempi di attesa e favorire l’auto conferimento dei rifiuti ingombranti.