Valorizzare i fanghi di depurazione, identificando le modalità di recupero più sostenibili. È questo l’obiettivo del progetto Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un hub innovativo lombardo (F.A.N.G.H.I.), messo a punto dal Gruppo A2A, con la sua controllata A2A Ambiente come capofila, insieme a un nutrito gruppo di partner: BrianzAcque, MM, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Lariana Depur e Tcr Tecora.
Un progetto per la gestione dei fanghi in Lombardia
Nato nell’ambito dei lavori del Cluster lombardo per l’energia e l’ambiente, il progetto di economia circolare si è aggiudicato il bando Call Hub Ricerca e Innovazione, finanziato da Regione Lombardia. Durerà 30 mesi, nei quali i partner valuteranno l’impatto sanitario-ambientale di strategie alternative di valorizzazione dei fanghi di depurazione per identificare quella, o la combinazione, più vantaggiosa in termini di sostenibilità, senza trascurare anche gli aspetti economici e normativi. La produzione di fanghi di depurazione in Lombardia, secondo i dati Arpa, è stata pari a 500.000 tonnellate nel 2017. La loro gestione costituisce una importante voce di costo per le utility dell’acqua, ma invece di finire in discarica, i fanghi possono essere recuperati, con importanti vantaggi anche sotto il profilo ambientale. A sondare le diverse possibilità si impegneranno le realtà coinvolte nel progetto, ognuna battendo una sua propria strada.
Sperimentazioni in ottica di economia circolare
A2A Ambiente, per esempio, sperimenterà l’ottimizzazione del recupero energetico dei fanghi presso alcuni propri impianti: in co-combustione con altri rifiuti non riciclabili e in monocombustione, puntando anche al recupero di fosforo, un nutriente essenziale in agricoltura, dalle loro ceneri.
BrianzAcque, invece, svilupperà all’interno del depuratore di Vimercate (Monza-Brianza) il primo impianto in Europa di bioessicamento dei fanghi di depurazione. La struttura permetterà di essiccare i residui del ciclo depurativo con il calore generato dalla proliferazione batterica, così da ottenere materiale idoneo per la successiva valorizzazione energetica e il recupero di fosforo.
MM, gestore del ciclo idrico nella città di Milano, installerà un impianto sperimentale per la mono-combustione e un impianto di carbonizzazione per la trasformazione dei fanghi in bio-carbone da avviare a combustione. Gli impianti verranno realizzati presso il depuratore di Milano San Rocco e permetteranno di testare le potenzialità del recupero di energia termica e di sostanze dalle ceneri: oltre a fosforo, anche potassio e altra materia da impiegare nei processi dell’industria cementizia e nell’edilizia.
L’Istituto Mario Negri si occuperà dello sviluppo e applicazione di una metodologia integrata per valutare l’impatto sanitario e ambientale, alla luce delle recenti Linee Guida per la Valutazione di Impatto Sanitario fissate dal dipartimento Ambiente e salute dell’Istituto superiore della sanità (Iss). Lo studio, in particolare, si occuperà della valutazione comparativa fra lo scenario attuale di spandimento dei fanghi in agricoltura e quello della termovalorizzazione, avendo anche come obiettivo la definizione di un Indice tossicologico quali/quantitativo.
Lariana Depur sperimenterà un approccio innovativo per la valutazione della qualità del fango a fini agronomici, approfondendo la presenza e l’origine dei Pfas nei fanghi e nelle acque reflue depurate, sviluppando tecnologie di rimozione e strategie sostenibili di intervento.
Infine, Tcr Tecora, specializzata nel progettare e produrre sistemi di campionamento e analisi di inquinanti aerodispersi provenienti da fonti industriali e civili, qualità dell’aria indoor/outdoor e igiene industriale, si occuperà dello sviluppo della tecnologia per valutare l’impatto sanitario e ambientale, attraverso sistemi combinati di monitoraggio della qualità dell’aria e strumentazione innovativa per il campionamento di microinquinanti organici e l’analisi real-time dei metalli all’emissione.