Il mondo delle utility subisce la prematura perdita di Andrea Gambi, direttore generale di Romagna Acque – Società delle Fonti spa, società che gestisce tutte le fonti idropotabili della Romagna. Gambi è deceduto nella notte di mercoledì 25 marzo, presso l’ospedale di Ravenna, dove era ricoverato da alcuni giorni.
Andrea Gambi aveva 64 anni, dopo essersi laureato in Ingegneria all’Università di Bologna, e aveva iniziato la sua carriera lavorativa presso l’Acmar di Ravenna. In seguito direttore generale dell’Iter di Lugo, poi consulente di società collegate alla Federazione delle Cooperative di Ravenna, era entrato in Romagna Acque nel 2012. Amministratore delegato della società fino al dicembre 2017, nel gennaio 2018 era stato nominato direttore generale, dopo aver vinto un concorso pubblico indetto dalla stessa Romagna Acque.
“Anche in questi anni – si legge in una nota di Romagna Acque -, Gambi aveva continuato l’attività costante di ricerca e approfondimento su diversi settori dell’ingegneria civile. Uno stimolo legato al suo grande dinamismo e alla curiosità personale, che ha peraltro improntato profondamente anche la crescita dell’azienda: grazie all’intensificarsi di collaborazioni con atenei e con centri di ricerca di prima grandezza, che hanno permesso a Romagna Acque di raggiungere un ruolo sempre più autorevole anche nel complesso dibattito nazionale sulla gestione della risorsa idropotabile. Ne fanno fede le audizioni in Parlamento nell’ambito dell’iter legislativo della legge di riforma della materia, le numerose occasioni in cui Gambi era stato chiamato a relazionare a convegni di carattere nazionale e internazionale, la prestigiosa presenza – assieme al presidente Bernabè – al convegno mondiale dell’Associazione delle Grandi Dighe, in Cina, nel 2016, quando Romagna Acque fu premiata come esempio di integrazione virtuosa fra una diga e il territorio in cui sorge”.