20/04/2017

Una nuova soluzione di efficientamento negli acquedotti italiani


C.A.D.F. S.p.A. gestisce un territorio costituito da oltre 102.000 abitanti, che nel periodo estivo diventano più di 200.000, distribuiti su 1.313 km2. I servizi erogati dall’Azienda sono inerenti la captazione, la potabilizzazione, l’adduzione e la distribuzione di acqua potabile (oltre 2.300 km di reti, 2 centrali di potabilizzazione e 19 impianti di accumulo e/o rilancio), la depurazione (47 impianti di trattamento delle acque reflue) e la fognatura (oltre 900 km di condotte e 198 impianti di sollevamento).
Nell’ambito del continuo efficientamento energetico degli impianti, nella fattispecie potabile, si è rivolta l’attenzione alla possibilità di recuperare la quantità di energia totalmente dissipata da una condotta adduttrice, proveniente dalla Centrale di potabilizzazione di Serravalle, all’atto di alimentare la vasca di accumulo e rilancio dell’impianto di Codigoro. Lo scopo del caso studio in esame è quindi quello di poter capire come valorizzare gli oltre 3 bar attualmente persi durante le fasi di caricamento dell’impianto. La tecnologia analizzata prevede l’utilizzo di una valvola riduttrice di pressione che non utilizza le comuni gabbie forate o percorsi tortuosi per la laminazione, bensì una turbomacchina con accoppiato alternatore a magneti permanenti in grado di erogare potenza fino a 15 kW. L’energia elettrica prodotta può essere sia ceduta alla rete che utilizzata per autoconsumo nel momento in cui l’impianto è in funzione.

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