Prevenire è meglio che curare, si sa. E proprio per prevenire, evitando le successive e costose cure, che A2A Calore&Servizi ha richiesto un’ulteriore verifica per i lavori che riguardano la realizzazione delle dorsali del teleriscaldamento nella città di Milano. La società, infatti, ha introdotto nei capitolati dei bandi di gara per la posa delle dorsali Est ed Ovest della città la videoispezione della condotta, da eseguirsi prima della sua messa in esercizio.
Un controllo aggiuntivo, che testimonia lo sforzo da parte delle nostre utility di elevare costantemente gli standard di qualità e sicurezza dei servizi erogati, anche al di là delle prescrizioni normative previste.
Il principale obiettivo che la richiesta deve soddisfare consiste nella verifica della qualità della saldatura delle tubazioni di servizio delle condotte preisolate, ovvero delle giunzioni del tubo interno in cui scorre il vettore termico. I punti di giunzione delle condotte costituiscono la parte più delicata della rete e la presenza di difetti ed anomalie può generare gravi danni all’infrastruttura. La fuoriuscita di acqua in temperatura, oltre a tradursi in una dispersione di calore, può compromettere la funzionalità stessa della rete, andando a degradare lo strato isolante in poliuretano della condotta. Problema che richiede la sostituzione del tratto danneggiato, con disagi e costi associati proporzionali al diametro della condotta.
In secondo luogo, questo tipo di controllo può mettere al riparo da eventuali errori umani che, per quanto grossolani, possono comunque verificarsi in fase di posa, come l’abbandono di attrezzi o guanti all’interno del tubo. Anche in questo caso accorgersi del problema prima che il tratto di rete entri in funzione significa risparmiare costosi e poco agevoli interventi di riparazione.
La richiesta di A2A riguarda nello specifico i lavori di posa dell’infrastruttura di trasporto del calore nell’area Ovest del capoluogo lombardo, che la società sta portando avanti per mettere in interconnessione le reti e le centrali di generazione di energia termica che servono quell’area.
L’esecuzione della videoispezione è stata affidata dalla quasi totalità delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti relativi ai vari lotti in cui è stata suddivisa l’opera all’azienda In.Te.Co. di Vimercate (MB), riconosciuta come una delle principali realtà del settore, per via della dotazione tecnologica e della preparazione del proprio personale che la contraddistinguono.
«Si tratta di una verifica importante per avere certezza che la saldatura della condotta sia stata eseguita a regola d’arte», commenta Barbara Lodi, Responsabile Impianti Energetici – Reti di teleriscaldamento di CPL Concordia, tra le maggiori imprese italiane attive nella progettazione e realizzazione di infrastrutture a rete e una delle aziende impegnata nei cantieri milanesi, dove ha già provveduto all’ispezionare dei circa 4 km di infrastruttura finora posata.
La giunzione della tubazione di grandi dimensioni, in questo caso una condotta con diametro di 500 mm, esige almeno tre passaggi di saldatura, la cui qualità viene controllata mediante una verifica eseguita con la tecnica dell’indagine a ultrasuoni. Tale tecnica, che rappresenta la prassi standard, consente di individuare l’eventuale presenza di bolle d’aria ed altri difetti, ma è meno affidabile per quanto riguarda il rilevamento di microcricche nel primo strato di saldatura, quello più vicino allo strato interno del tubo.
«Per questa analisi l’ideale sarebbe l’impiego dell’indagine radiografica, che però non si può eseguire nei cantieri in area urbana, per via del livello di radiazioni che viene emesso – spiega l’ingegner Lodi -. Ecco che l’ispezione eseguita dal robot dall’interno della condotta, consentendo un controllo visivo del primo passaggio di saldatura, fornisce un prezioso aiuto in tal senso».
Il ricorso alla videoispezione comporta un costo di contratto aggiuntivo, oneri tuttavia largamente compensati dai vantaggi che assicura. «Per il gestore questa prassi comporta un indubbio aumento della qualità della posa, la garanzia rispetto a spiacevoli sorprese che possono emergere una volta messa in esercizio la condotta, e una diminuzione dei futuri costi di manutenzione delle reti – precisa Lodi -. Ma altrettanto può dirsi per l’esecutore dell’opera, soprattutto dal momento che molti nuovi contratti per l’affidamento dei lavori prevedono una garanzia di minimo 12 o 24 mesi sulla qualità dei lavori eseguiti».