Gli obiettivi dei sette gestori idrici del Friuli Venezia Giulia
Dare vita a una serie di interconnessioni tra gli acquedotti, in modo che se uno di questi dovesse avere un problema, immediatamente un’altra rete interverrebbe in soccorso, garantendo la continuità del servizio e riducendo i disagi ai cittadini. È l’obiettivo che si sono posti i sette gestori idrici del Friuli-Venezia Giulia. Una meta fondamentale per affrontare le nuove sfide poste dai mutamenti climatici, che rendono sempre a rischio le fonti di prelievo idrico e le distribuzioni. Le sette aziende sono:
Per raggiungere l’obiettivo si sono costituite in un raggruppamento temporaneo di imprese che, come primo passo in tale direzione provvederà a:
- mappare i fabbisogni di interconnessione
- stilare l’elenco delle opere necessarie
- collegare fra loro le reti in un masterplan di acquedotti
Il masterplan
A realizzare il masterplan sarà una società di progettazione che verrà individuata attraverso una gara. Sarà espletata nei primi mesi del prossimo anno per arrivare, entro la fine dello stesso anno, alla stesura vera e propria del documento.
Il masterplan conterrà, innanzitutto, uno studio sull’evoluzione demografica e di sviluppo di ogni territorio interessato nel breve (2030), medio (2040) e lungo (2050) periodo. A questo si aggiunge una ricognizione dei sistemi acquedottistici esistenti, compresa l’analisi quantitativa e qualitativa delle risorse idriche disponibili.
Successivamente, si procederà alla redazione del vero piano di resilienza, nel quale saranno specificate le opere di interconnessione necessarie a fronteggiare emergenze idriche, causate per esempio:
- da lunghi periodi di siccità
- eventi alluvionali o
- dissesti idrogeologici
Ogni intervento avrà un livello di priorità, oltre che una stima di costo e sostenibilità finanziaria.
Uno strumento importante
Una volta completato, il masterplan diventerà dunque uno strumento di grande importanza nelle mani di Regione Friuli-Venezia Giulia e dell’AUSIR (l’Autorità d’Ambito) per la programmazione e la pianificazione degli investimenti dei singoli gestori. Il nuovo progetto rappresenta la naturale prosecuzione del lavoro congiunto, tra i primi nel nostro Paese, che gli stessi sette gestori hanno condotto negli ultimi due anni con la redazione congiunta. La redazione è avvenuta sotto il coordinamento di Regione e ARPA, dei Water Safety Plan (WSP), i piani per la sicurezza idropotabile delle acque.
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