17/05/2022

Un depuratore più grande ed efficiente per Quinzano d’Oglio

Dal magazine edizione marzo/aprile 2022

 

 

L’intervento, che presenta alcune sfide tecniche a causa del terreno cedevole e della vicinanza della falda, sanerà l’attuale procedura d’infrazione europea.

L’attuale impianto risale agli anni ‘80 ed era stato realizzato con una potenzialità di 6.000 AE. Il trattamento dei reflui avviene secondo lo schema di trattamento a fanghi attivi, su un’unica linea di trattamento: dispone, al centro del bacino a pianta circolare, il sedimentatore finale, mentre nella corona circolare avvengono l’ossidazione e la stabilizzazione.
 

Si è reso necessario rinnovare l’impianto

Esso presenta infatti importanti criticità funzionali, materiali e macchine obsolescenti, e assenza delle sezioni di grigliatura fine, denitrificazione e disinfezione.

Le opere di ampliamento dell’impianto di depurazione permetteranno la risoluzione dell’infrazione comunitaria per l’inadeguatezza degli impianti di depurazione (Sentenza di condanna del 6/10/2021 per la Procedura di Infrazione Europea n° 2059/2014 – Causa 688/19).
 

Il nuovo depuratore avrà prestazioni migliori e una potenzialità di 9.000 abitanti equivalenti.

Disporrà di un adeguato margine di sicurezza per il futuro incremento della popolazione del territorio servito. Sarà realizzato nell’area che ospita l’impianto attuale, che continuerà a funzionare per gran parte della durata dei lavori, per poi essere dismesso completamente e demolito per poter completare la nuova opera.

L’intervento durerà 15 mesi e prevede due fasi:

  1. la realizzazione del nuovo comparto pretrattamenti e biologico su due linee, mantenendo in funzione l’impianto esistente
  2. la dismissione e la demolizione del vecchio impianto, sottoponendo il refluo ai nuovi pretrattamenti, e la realizzazione dei nuovi sedimentatori.

 

Come sarà composto il nuovo depuratore?

Due le linee di trattamento biologico, con vasche di denitrificazione e di nitrificazione, con altrettanti sedimentatori circolari con un pozzetto di raccolta del chiarificato e di una vasca di disinfezione. La linea fanghi verrà dotata di una nuova stabilizzazione aerobica. Tutti gli impianti, i locali tecnici e l’intera strumentazione saranno rinnovati. Oltre a questo anche le vie d’accesso, la recinzione di confine, con piantumazione di essenze arboree che, con la tinteggiatura in verde dell’impianto, ne minimizzerà l’impatto visivo.
 

Alcune caratteristiche del cantiere rendono tutt’altro che banale l’intervento…

In primo luogo, la presenza di uno strato di terreno che tende a liquefarsi, poi la presenza della falda a pochi metri dal piano campagna. Inoltre, le vasche dell’attuale impianto sono soggette ad ampi cedimenti. Per questa ragione gli interventi prevedono un intervento di bonifica del suolo, fino a una profondità di 2,5 metri sotto il piano campagna, impiegando fra il materiale grossolano di riporto e il terreno naturale uno strato di geocomposto stabilizzante resistente alle trazioni.

In considerazione della presenza della falda sarà anche necessario ricorrere ad un sistema wellpoint per il drenaggio dell’acqua durante le fasi di scavo e di realizzazione delle vasche, e creare una zavorra per evitare problemi di galleggiamento del manufatto, del sollevamento e della grigliatura.

Per quanto riguarda invece i cedimenti si è ricorsi a specifiche scelte progettuali per contenerli entro 40 mm. Vista l’entità di tali cedimenti si è deciso di adottare una serie di accortezze, sia in fase progettuale sia in fase di cantiere. Ad esempio inserendo giunti elastici per le tubazioni, e di rilevare con stazione topografica, durante la realizzazione della struttura, gli effettivi cedimenti che si manifesteranno nei primi mesi dopo la realizzazione.

L’impianto verrà inoltre dotato di sistema di automazione e controllo di processo, oltre al telecontrollo per poter controllare da remoto la funzionalità del processo e di tutte le macchine dell’impianto, potendo così monitorare e ottimizzare anche i consumi energetici, sempre nel rispetto dei limiti allo scarico.

Si provvederà infine all’inserimento ambientale, grazie alla piantumazione lungo il perimetro, e alla sistemazione delle aree interne e della viabilità.

 


 

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