L’assemblea degli Azionisti (Regione e Comuni soci) ha eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa per i prossimi tre esercizi. La riunione si è tenuta al Teatro Doglio di Cagliari con il 96,35 del capitale sociale presente. Dalla prima votazione, con una scelta quasi all’unanimità (96,62% dei votanti), Giuseppe Sardu, ex amministratore di Acque Spa, è risultato eletto presidente del Cda. Come componenti del Consiglio d’Amministrazione sono stati scelti Anna Maria Busia e Cristiano Camilleri. L’Assemblea degli Azionisti ha anche il nuovo collegio sindacale composto dal presidente Carlo Sedda e i componenti Teresa Gottardi e Francesco Salaris. Come organo di revisione è stata indicata la società Hyknos Audit.
Un 2023 in positivo
Lo scorso anno è stato molto positivo per Abbanoa. A dirlo il bilancio relativo all’esercizio 2023, approvato di recente dal consiglio di amministrazione della società, che certifica importanti progressi sia in campo finanziario sia operativo. Per quanto riguarda i primi, l’anno è stato chiuso con un risultato positivo di oltre 1,7 milioni di euro e con il margine operativo pari a 34,55 milioni di euro. Numeri decisamente migliori a quelli del 2022, quando il gestore idrico sardo, pur registrano un margine operativo positivo di oltre 13,73 milioni di euro, aveva chiuso l’esercizio con una perdita di circa 11 milioni di euro.
In calo i costi operativi
Altro dato confortante il calo dei costi operativi, scesi a 239 milioni dai quasi 261 dell’anno zero del Piano d’Ambito, con un margine operativo di esercizio positivo per 34,55 milioni: una differenza significativa rispetto all’esercizio 2002, quando, con la somma delle precedenti gestioni, il margine operativo di esercizio risultava in perdita per 66,5 milioni di euro.
Gare per oltre 223 milioni
Il bilancio certifica anche il ruolo fondamentale di Abbanoa negli investimenti in Sardegna e delle importanti ricadute sull’economia isolana. Nel 2023 l’azienda ha indetto gare per circa 223 milioni di euro: quelle aggiudicate sono state 89 per un valore complessivo di 199 milioni. Gran parte delle gare sono state assegnate a imprese sarde in forma singola oppure in raggruppamenti temporanei d’imprese o di professionisti. A crescere di più le gare per lavori e, in particolare, quelle dedicate all’efficientamento delle reti idriche: sono state indette 26 procedure legate ai Fondi di Sviluppo e Coesione “Fsc” e aggiudicate 24 nei primi sei mesi dell’anno. Un impatto rilevante ha avuto anche la gara da 42 milioni di euro finanziata con i fondi Pnrr. Sempre con i fondi del Pnrr sono state aggiudicate tre gare per circa 35 milioni di euro destinati al sistema fognario e depurativo.
Il risparmio di acqua
Investimenti che stanno portano i loro frutti anche sul fronte dell’efficientamento delle reti. La lotta alle perdite idriche svolta dal gestore ha consentito negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d’acqua prelevata, trattata e distribuita in rete. Questa dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013 è passata ad appena 223 milioni di metri cubi nel 2023: una diminuzione di ben 49 milioni di metri cubi in dieci anni.
Rivoluzionata la fatturazione
Negli ultimi anni Abbanoa ha anche completamente rivoluzionato la rilevazione dei consumi delle utenze. Sono ormai a regime le letture certificate tramite palmari elettronici e la fatturazione esclusivamente a saldo che hanno raggiunto il 90% del totale, anche qui con effetti positivi sia sui conti del gestore sia in termini di consumo più consapevole da parte degli utenti. La certificazione dei dati, inoltre, è garantita dall’innovativa tecnologia informativa blockchain.
Fatturato a 374,8 milioni
Nel 2023 risultano attive 739.058 utenze, aumentate di circa 10.000 unità soprattutto per via dell’acquisizione del servizio nel comune di Capoterra, in precedenza con gestione autonoma. Il 72,9% delle utenze servite sono domestico-residenti, il 17,4% domestico-non residente, il 7,7% attività produttive, l’1,8% utenze pubbliche e lo 0,2% utenze promiscue in agricoltura. Le fatture emesse in un anno sono state oltre 2, 27 milioni con un importo medio di 162 euro. Il fatturato è stato di 374,8 milioni di euro. In calo anche i reclami, passati da 32.000 nel 2010 a 21.000 nel 2023, pari a circa l’1% delle fatture emesse.