Grazie al decreto sblocca Italia l’inceneritore funzionerà a pieno regime
L’inceneritore di Torino brucerà il 15% di rifiuti in più rispetto ad ora. Entro un paio di mesi potrà smaltire quasi mezzo milione di tonnellate d’immondizia l’anno, praticamente tutta quella che viene prodotta a Torino e Provincia. Nelle scorse settimane Trm, la società controllata all’80% dal gruppo Iren e al 20% dal Comune di Torino, che gestisce l’impianto del Gerbido, ha chiesto di poterne aumentare la capacità, come consente il decreto Sblocca Italia approvato l’anno scorso dal Parlamento. Il testo, infatti, obbliga le regioni ad autorizzare la massima capacità possibile. L’inceneritore – che ha cominciato il rodaggio nell’aprile del 2013 e dallo scorso anno funziona a pieno regime – ha una capacità massima di 500 mila tonnellate all’anno, ma attualmente è autorizzato per trattarne 421 mila. Ora salirà a 480-490 mila.
Da altre regioni
Torino potrebbe smaltire l’immondizia di altre regioni, come accaduto l’anno scorso con le 22 mila tonnellate arrivate dalla Liguria? In teoria sì, lo Sblocca Italia lo consente. Ma, per ora, non è previsto. L’aumento di immondizia bruciata dovrebbe invece servire ad accelerare la chiusura delle discariche. La provincia di Torino produce circa 520 mila tonnellate di rifiuti l’anno; se l’inceneritore ne brucerà 490 mila, con un incremento della differenziata le discariche sarebbero superflue. Bruciando più immondizia Trm aumenterà probabilmente i ricavi.
Didascalia immagine: aperto nel 2013 l’inceneritore è attivo dall’aprile di due anni fa