Era il 15 settembre 1977, esattamente 40 anni fa, quando “Tim”, prima al mondo, posava a Torino il primo cavo in fibra ottica. Il collegamento venne realizzato tra le centrali telefoniche urbane ”Stampalia” e “Lucento” nell’ambito di un esperimento coordinato da Cselt (Centro studi e laboratori telecomunicazioni), oggi conosciuta come “Tim Open Lab”, la società dedicata alla ricerca ed allo sviluppo dell’allora “Sip”.
Il primato mondiale stabilito a quel tempo da “Sip” consentì di sperimentare con successo diversi sistemi di trasmissione digitale, con simulazioni attraverso lunghezze complessivamente variabili da 1 a 17 chilometri ed eseguendo le giunzioni in un tempo brevissimo, grazie ad un innovativo metodo brevettato, denominato “Springroove”.
Il percorso di “Tim”, partito da Torino, è proseguito negli anni, grazie all’attenzione del gruppo agli investimenti ed all’innovazione fino all’attuale primato nello sviluppo della “rete 5G”.
Ad oggi “Tim” ha portato la connessione ultraveloce in fibra ottica su tutto il territorio nazionale, raggiungendo il 71% di copertura con oltre 17 milioni di abitazioni in circa 2.100 comuni, grazie agli importanti investimenti fatti negli ultimi anni. Gli investimenti per il triennio 2017-2019 risultano essere pari a circa 11 miliardi di euro in Italia, dei quali 5 dedicati esclusivamente allo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile.