Favorire lo sviluppo delle rinnovabili, ammodernare l’infrastruttura elettrica del Nord dell’isola e renderla più affidabile ed efficiente. Garantirà tutti questi benefici il nuovo elettrodotto progettato da Terna in Sardegna. Elettrodotto per il quale è stato appena avviato il processo autorizzativo dal Ministero della Transizione Ecologica. Si tratta della linea Santa Teresa-Tempio-Buddusò, un elettrodotto a 150 kV, che si snoderà per circa 90 km con un percorso, in parte in cavo interrato, attraversando 8 comuni nell’area della Gallura, in Provincia di Sassari.
Il progetto, insieme alla posa del cavo, prevede anche la realizzazione di due stazioni elettriche, per un costo totale di 65 milioni di euro. Queste sorgeranno a Tempio e Buddusò e permetteranno di collegare direttamente i tre snodi principali della rete elettrica locale, creando una nuova direttrice.
Più rinnovabili ed energia per il turismo
Un’opera strategica per la trasmissione elettrica regionale, resasi necessaria per soddisfare, soprattutto, l’area orientale dell’isola. Questa è infatti una delle zone più critiche della regione, a causa della ridotta infrastrutturazione e dell’elevata richiesta di elettricità da parte del settore turistico nei mesi estivi.
Ma non solo. Perché la nuova rete garantirà ulteriori benefici sul piano ambientale ed economico per il territorio. Nel primo caso favorirà lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare eolico e fotovoltaico, e quindi della decarbonizzazione energetica. Nel secondo, per la portata dei lavori, che coinvolgeranno circa 30 imprese, tra dirette e indotto, e 120 tra operai e tecnici specializzati.
Sardegna hub elettrico del Mediterraneo
Il progetto rientra nel piano di interventi programmato da Terna per la Sardegna e che prevede investimenti per circa 1 miliardo di euro nei prossimi 5 anni. A queste si aggiungono le altre mega infrastrutture che Terna ha in programma. Come il SA.CO.I 3, l’interconnessione dell’isola con la Corsica e la Penisola Italiana. E il Tyrrhenian Link, il nuovo elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro che unirà la Sardegna con la Sicilia e quest’ultima con la Campania. Opere che, una volta concluse permetteranno alla Sardegna di svolgere un ruolo centrale strategico a livello internazionale. Sia in ottica di phase-out delle centrali a combustibili fossili e quindi per la decarbonizzazione del sistema energetico italiano, grazie allo sviluppo delle rinnovabili, sia come hub elettrico dell’Europa e dell’area del Mediterraneo per l’integrazione dei mercati.
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