Si rafforza l’interconnessione elettrica tra Italia e Austria. È stato completato ed è entrato in esercizio il nuovo elettrodotto a 220 kV, in cavo completamente interrato, realizzato da Terna.
Il collegamento si sviluppa per 28 km lungo il confine italo-austriaco, mettendo in collegamento le stazioni elettriche di Glorenza, in provincia di Bolzano, e Nauders, prima città austriaca dopo il Passo Resia.
Raddoppiata la capacità di interscambio
L’opera consente ai due Paesi di aumentare di 300 MW la capacità di interscambio elettrico in importazione, raddoppiando quella attuale. Favorisce, quindi, una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili e migliora l’affidabilità della rete elettrica nelle aree coinvolte.
Inoltre, il collegamento con l’Austria garantirà maggiori scambi di elettricità, convogliando verso i centri di maggior consumo l’energia proveniente dall’estero a minor costo, con notevoli benefici per il sistema elettrico nazionale.
Un percorso partecipato
Per la parte italiana, l’intervento, che rientra nel quadro normativo definito dall’art. 32 della legge 99/2009, è stato promosso dalla società Resia. Con questa Terna ha sottoscritto un framework contrattuale a titolo oneroso che regola la realizzazione, la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura.
I cantieri, che hanno visto la collaborazione di numerose imprese specializzate, sono stati avviati alla fine del 2020 dall’utility italiana in coordinamento con APG, gestore della rete elettrica austriaca. L’opera è il risultato di un lungo percorso decisionale partecipato dal territorio, durante il quale l’azienda ha coinvolto, sin dalle fasi inziali, la popolazione e le istituzioni locali.
Un altro passo nello sviluppo di una rete europea
«L’interconnessione con l’Austria è un ulteriore passo avanti nel percorso di sviluppo di una rete elettrica europea sempre più sicura, efficiente e interconnessa. – ha commentato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna – Il Piano di Sviluppo decennale di Terna prevede un investimento di 2 miliardi di euro per il rafforzamento delle interconnessioni con l’estero. Queste consentiranno una crescente integrazione delle fonti rinnovabili, dando un contributo al raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica».