26/08/2024
super slot

Terna: al via il trapianto sperimentale di Cymodocea nodosa nell’approdo di Fiumetorto

Terna ha dato inizio, in prossimità dell’approdo di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (PA), alle attività di trapianto sperimentale di Cymodocea nodosa, una pianta acquatica del Mar Mediterraneo che ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema marino, dal momento che svolge un’azione protettiva della linea di costa dall’erosione, oltre che di cattura della CO2. L’operazione è propedeutica alla realizzazione della tratta marina del nuovo elettrodotto Tyrrhenian Link, che collegherà Campania, Sicilia e Sardegna.

Gli obiettivi dell’intervento

Il progetto di riposizionamento, che ha una valenza sperimentale, non essendo mai stato effettuato per questa specie, su così larga scala e in mare aperto, è stato seguito in ogni sua tappa da personale Terna, in collaborazione con CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) ed ECON s.r.l. (Sistemi avanzati per l’Ambiente) e condiviso con il MASE (Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare) attraverso il supporto di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Le operazioni reimpianto delle talee rientrano nel più ampio progetto che consentirà a Terna di collegare la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino: il Tyrrhenian Link. Con circa 970 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza si tratta di un’opera infrastrutturale strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Riposizionamento della Cymodocea nodosa

Nel dettaglio, il trapianto prevede il reinserimento nell’ecosistema marino di circa 20.000 talee su circa 1200 m2 di fondale, ad una profondità di 10 metri, utilizzando tecniche che perseguono i più elevati standard di sostenibilità ambientale. L’attività si svolge in due fasi: un trapianto iniziale di 800 m2 e, dopo due anni, un secondo intervento per altri 400 m2 che beneficerà delle esperienze maturate attraverso il riutilizzo dei fattori sperimentali che avranno mostrato i migliori risultati negli anni precedenti.

Gli Operatori Tecnici Subacquei (OTS), esperti nel trapianto di fanerogame e guidati da biologi in possesso della medesima qualifica, seguiranno due modalità di combinazione di tre fattori sperimentali: la tipologia del picchetto usato per assicurare i segmenti di fanerogama al fondale (plastica biodegradabile o acciaio zincato), la lunghezza dei singoli segmenti da reimpiantare (corti o lunghi) e la loro disposizione sul fondale (lineare e parallela alla batimetria o in forma curva o di anello).

Il contributo alla ricerca scientifica

Una volta completate le attività di trapianto, inizierà un piano di monitoraggio ambientale quinquennale, che mira a rilevare la riuscita nel tempo delle operazioni, attraverso un opportuno protocollo di campionamento. Questo intervento, che nel suo complesso seguirà un percorso di studio e analisi di sei anni, porterà a risultati dall’elevato valore scientifico e divulgativo, contribuendo ad arricchire la poca letteratura ad oggi presente sulla materia e gettando le basi per nuovi sviluppi dell’azione di restauro ambientale delle fanerogame marine.

Ti potrebbero interessare anche

Ricevi le nostre ultime news

Iscriviti alla nostra newsletter

Richiedi abbonamento

Compila i campi per richiedere il tuo abbonamento alla rivista Servizi a Rete