La centralina di via Gandolfi è stata ufficialmente inaugurata mercoledì 29 aprile. Dieci i milioni investiti, quasi quaranta gli edifici coinvolti. Rossa: “Vantaggio per ambiente e portafoglio. E il prossimo anno, strade nuove nell’area degli interventi”
ALESSANDRIA – Trasparenza, alleanze con le istituzioni, coinvolgimento delle realtà del territorio: queste le tre linee guida che hanno guidato la realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento del quartiere Cristo, immaginato nel 2005 ed inaugurato mercoledì 29 aprile.
“Ci abbiamo messo impegno e passione – ha spiegato Paolo Golzio, Presidente della società Alessandria Calore – e siamo felici del risultato, frutto della lungimiranza dell’Amministrazione e della sinergia tra due gruppi industriali e realtà del territorio. L’iniziativa – spiega – ha due obiettivi: far risparmiare gli alessandrini e permettere loro di vivere in un ambiente più sostenibile grazie all’intervento di due eccellenze del settore privato piemontese, come il gruppo Gavio e il gruppo Egea, che hanno dimostrato come le imprese piemontesi siano pronte alla sfida. Dieci i milioni investiti in totale: sei nell’estate del 2014, il resto tra l’estate del 2015 e quella del 2016“.
Concorde anche Pier Paolo Carini, Presidente di Alessandria Calore, che ha ricordato come “l’economia sta cambiando, ma non tutto va a catafascio. Alcune realtà del territorio stanno bene e tra queste le infrastrutture ed i servizi energetici: siamo felici di inaugurare oggi, dopo tanti anni, una struttura simile in città. Dal progetto vero e proprio, approvato all’unanimità nel luglio del 2014 dal Consiglio Comunale, all’accensione, avvenuta il 7 ottobre dello stesso anno, sono passati pochissimi mesi, necessari per i lavori. I primi trentadue edifici hanno già iniziato ad utilizzare il teleriscaldamento nell’inverno appena concluso, con benefici sulla bolletta e sull’ambiente“.
Il progetto complessivo prevede una centrale di cogenerazione con una potenza elettrica di 2.7 MW e una potenza termica di 23 MW, una rete che si estenderà per circa 10 chilometri e l’allacciamento di oltre cento utenze (edifici sia ad uso residenziale, sia ad uso commerciale, sia adibiti ad attività varie, come scuole e uffici). Ad oggi è stato realizzato oltre il 50% delle opere: costruita e avviata la centrale, sono stati posati 4,5 chilometri di rete e allacciate un terzo delle utenze previste. All’uscita dalla centrale, passando da via Gandolfi, via Vassallo e Via Bensi, si è raggiunta anche la maggior parte degli edifici di via Cocito e “Alessandria Calore” è pronta a teleriscaldare anche le due scuole del quartiere: la Scuola Straneo e la Scuola Morbelli.
“I ringraziamenti sono molti – aggiunge il sindaco di Alessandria, Rita Rossa – e speriamo che quella che stiamo iniziando a vivere sia la ripresa che la città si merita. La gestazione del progetto, è vero, è stata lunga, ma mi piace pensare che sia un simbolo delle radici profonde delle linee di continuità. Una volta ripreso in mano il discorso, nel 2013, abbiamo fatto in modo che si potesse contare su tempi rapidi e trasparenti, per non perdere i finanziamenti e per non lasciare opere incompiute, ma anche per dare un segnale a cittadini e imprese coinvolte. Un altro dato che mi preme ricordare – aggiunge – è come su venti imprese più della metà, dodici, fossero alessandrine. Ora gli abitanti di Alessandria avranno la possibilità di scegliere, senza alcun obbligo. Il prossimo anno, poi, dopo il tempo necessario per l’assestamento degli scavi, verranno rifatte le strade“.