Teleriscaldamento geotermico per la Valdelsa


Sfruttare il giacimento geotermico presente nel sottosuolo di Castelfiorentino, un enorme bacino di acqua calda (la temperatura stimata è di circa 70°), ubicato a 1700 m di profondità, per riscaldare le abitazioni, edifici pubblici, imprese del territorio. A promuovere il progetto è il gruppo francese Kyotherm, specializzato in energie rinnovabili (ha realizzato anche l’impianto a servizio di Disneyland nei pressi di Parigi), che, coadiuvato da alcuni professionisti italiani, ha presentato ufficialmente al Comune di Castelfiorentino la proposta di un impianto di teleriscaldamento geotermico a bassa entalpia. Un investimento da decine di milioni di euro, che potrebbe tradursi in un taglio considerevole della bolletta di riscaldamento per famiglie e imprese, senza escludere al momento altri possibili impieghi.
“Eravamo a conoscenza di questa possibilità di valorizzazione della risorsa geotermica – ha sottolineato il sindaco del comune fiorentino, Alessio Falorni –. Una risorsa che richiede per il suo sfruttamento investimenti molto elevati. In questo ambito, abbiamo lavorato fin da subito per la comprensione delle problematiche inerenti e anche investito nella conoscenza di modelli simili, adottati in altri paesi europei, come la Germania. Mancava solo una cosa: la presenza e la disponibilità di un soggetto pronto a investire, e con la capacità ed esperienza per sviluppare e gestire una operazione di questo tipo. Questa opportunità adesso c’è”.
Se il progetto andasse avanti, i benefici sarebbero molteplici. Per rimanere soltanto alla produzione di calore, si parla di un risparmio sulla bolletta di almeno il 15% sui costi di mercato attuali per una famiglia-tipo, senza alcun costo di allacciamento alla rete né di manutenzione. La rete sarebbe strutturata prevalentemente sul centro urbano del paese, coprendo da subito le zone più residenziali, per poi eventualmente espandersi. Il territorio potrebbe giovarsi di una fonte di energia pulita, in grado di ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico (è stimata una riduzione del 70% di CO2, CO, NOx). Infine, tale risorsa potrebbe essere validamente impiegata per usi termali oppure in agricoltura e con possibili benefici per l’industria locale.
La proposta ora la vaglio dell’amministrazione, sarà valutata sul piano tecnico, per capirne bene tutti gli aspetti e provvedere agli atti necessari da parte dell’amministrazione, che intende illustrarla a tutta la cittadinanza. Anche perché l’adesione dei cittadini sarà fondamentale per lo sviluppo del progetto: l’investimento sarà effettuato soltanto se l’azienda registrerà un interesse elevato da parte delle utenze a usufruire del servizio.

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