Nell’ambito di un quadro regolatorio che l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha iniziato a tracciare già dal 2008, HERA è attualmente impegnata nella graduale sostituzione dei misuratori gas di utenza con i nuovi smart meter, che presentano funzionalità metrologiche avanzate.
Nell’ultimo quinquennio, le attività di adeguamento dei punti di riconsegna hanno visto coinvolte principalmente le grandi utenze (calibri pari al G10 e superiori) mentre dal 2014 l’attività ha iniziato ad interessare anche le utenze del mercato domestico.
In questo contesto, nell’ambito della Delibera 393/13, HERA ha proposto un proprio progetto che si articola su diverse aree del Comune di Modena caratterizzate da differenti caratteristiche urbanistiche, coinvolgendo circa 13.300 utenze di 5 differenti servizi.
La durata della sperimentazione sarà di 24 mesi, introducendo funzionalità in ottica smart city relativi ai settori acqua, teleriscaldamento e igiene ambientale.
Le letture ottenute per i diversi servizi saranno esposte agli utenti tramite un interfaccia interrogabile e configurabile/personalizzabile secondo i propri consumi tipici.
Nell’ambito di questo progetto di natura innovativa, sempre in ottica di perfezionare le proprie conoscenze nel comportamento dei nuovi smart meter, il Gruppo HERA effettuerà specifici test su questo nuovo tipo di apparecchiature al fine di approfondirne le caratteristiche metrologiche, il comportamento in campo e le nuove possibilità di installazione.
Tra i protagonisti di queste interessanti sperimentazioni è Watertech che sin da subito ha scelto di utilizzare la frequenza di trasmissione 169 mhz e che utilizza i medesimi protocolli di un contatore gas.
“Abbiamo operato questa scelta per rendere più facile il lavoro delle utility e di tutti gli operatori – ci ha detto Enrico Parodi Amm. Del. di Watertech – infatti in questo modo il sistema riesce identificare il contatore acqua come abitualmente identifica un contatore gas”.
Grazie alla scelta di Watertech per le utility non si renderanno necessarie particolari modifiche da effettuare sui sistemi di comunicazione.
Per teleggere il contatore acqua, si utilizzerà la struttura di comunicazione abituale cioè la stessa che viene utilizzata per teleleggere il gas.
Non solo non saranno necessari apparati di traduzione e tutto questo si tradurrà in una semplificazione di un sistema già di per sé così complesso da non richiedere ulteriori modifiche aggiuntive.
“La scelta commerciale che abbiamo operato è stata il frutto di una stretta collaborazione con le Utility dalle quali abbiamo raccolto le necessità – ha continuato Enrico Parodi – altri player sul mercato propongono frequenze differenti che storicamente fanno parte della loro produzione e che richiedono degli apparati di traduzione, questo per noi è stato, e credo sarà, un punto di vantaggio che cercheremo di sfruttare al meglio”.