Oltre un terzo dell’acqua è disperso dalle reti di distribuzione
Lo dice il nuovo rapporto dell’Istat sui cambiamenti climatici, che dedica un capitolo alle perdite di rete. Secondo lo studio, nel 2020, le dispersioni nei capoluoghi di provincia e di città metropolitana sono state pari al 36,2%, in leggero calo rispetto al 2018, quando erano pari al 37,3%. Le peggiori performance al Sud, dove le perdite raggiungono il 43,6% e nelle Isole, dove addirittura toccano il 52,2%
Crescono gli investimenti nell’idrico, ma resta il gap infrastrutturale tra Nord e Sud
È quanto emerge dal Blue Book 2019, lo studio promosso da Utilitalia e realizzato da Fondazione Utilitatis con Istat, che fa il punto sul comparto. Al costante incremento degli investimenti, fanno da contraltare la vetustà di reti e impianti, il livello di perdite idriche ancora elevato e le carenze che perdurano nel campo della depurazione, con le regioni meridionali in ritardo anche nel completamento del processo di affidamento del servizio
L’Italia “leader” in Europa per spreco di acqua
Lo dice il Rapporto SDGs 2019 dell’Istat che fa il punto sullo stato dell’arte in merito agli Obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite. Il nostro Paese ha il primato europeo per il prelievo di acqua, pari a 156 metri cubi per abitante nel 2015, equivalenti nel complesso a 9,5 miliardi di metri cubi: di questi solo 8,3 sono stati immessi nelle reti di distribuzione e ancora meno, solo 4,9, erogati agli utenti a causa delle perdite di rete
L’Istat fotografa le criticità del servizio idrico
È un quadro in chiaro scuro quello sui servizi idrici tracciato dal rapporto Ambiente urbano: gestione eco sostenibile e smartness e relativo al 2015. Le maggiori criticità continuano a essere le elevate dispersioni di acqua potabile immessa in rete, pari al 38,3% in crescita di un punto percentuale sul 2014, e il mancato collegamento delle fognature ai depuratori