Irisacqua: una nuova dorsale per Grado
Sarà realizzata con un investimento di 25 milioni di euro l’interconnessione che collegherà la rete di distribuzione della cittadina turistica dell’Alto Adriatico al sistema acquedottistico di Aquileia. La nuova dorsale, che avrà un’estensione di 12,5 chilometri, garantirà alla rete di Grado una nuova fonte di approvvigionamento, mettendola al riparo da eventuali problematiche sull’acquedotto Fossalon.
È nata la rete dei gestori idrici del Friuli
Irisacqua, Cafc, AcegasApsAmga, Hydrogea, Livenza Tagliamento Acque, Acquedotto Poiana e Acquedotto del Carso, le sette società che gestiscono il ciclo idrico nella regione hanno costituito una Rete di impresa finalizzata alla presentazione di progetti comuni per attingere alle risorse stanziate dal PNRR. Istituito anche un tavolo di confronto permanente per la progettazione di interventi infrastrutturali
Un masterplan per connettere gli acquedotti del Friuli-Venezia Giulia
AcegasApsAmga, Acquedotto del Carso, Acquedotto Poiana, CAFC, Hydrogea, Irisacqua e LTA – i sette gestori idrici della regione Friuli-Venezia Giulia – si sono costituiti in un raggruppamento temporaneo d’impresa per lavorare a un programma di opere funzionali a interconnettere le loro reti. L’obiettivo è di garantire la sicurezza nell’approvvigionamento idrico ai territori alla luce delle sfide generate dai cambiamenti climatici.
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Una nuova rete fognaria per Savogna d’Isonzo
L’intervento di Irisacqua, dal costo di 6 milioni di euro, mira a riorganizzare e completare la rete di raccolta dei reflui del piccolo comune dell’Isontino. L’opera prevede la posa di 16,5 chilometri di nuove condotte nel centro storico e nella zona industriale e la ristrutturazione della rete presente nelle sue frazioni. I reflui saranno convogliati al depuratore di Gorizia
Definito il piano per la Dorsale goriziana
Tutto pronto per l’avvio dei lavori per il collettore fognario, della lunghezza di 24 chilometri, che convoglierà gli scarichi della Provincia di Gorizia al nuovo depuratore di Staranzano. Un’opera da 36 milioni di euro che porrà fine al problema dei versamenti nell’Isonzo. Si comincia in estate con gli interventi sull’impianto di depurazione, per procedere il prossimo anno con la posa delle condotte