Il teleriscaldamento di Bressanone sempre più green
Ora c’è anche il calore di scarto di tre realtà industriali del territorio ad alimentare il sistema che distribuisce energia termica alla cittadina dell’Alto Adige. Una strategia che ASM Bressanone vuole sfruttare ulteriormente, grazie a nuovi accordi con altre realtà produttive che potrebbero tradursi in realtà nel corso dell’anno, per continuare a diversificare le fonti energetiche, puntando sempre più su quelle rinnovabili e innovative, e affrancarsi dal metano.
Ad Amburgo il calore per il teleriscaldamento viene dal vento
In esercizio la centrale Karoline, costruita e gestita da Vattenfall, che permette di convertire l’elettricità generata da un parco eolico in calore da immettere nella rete di teleriscaldamento: un impianto da 45 MW in grado di soddisfare il fabbisogno di 13.500 appartamenti. Intanto si procede con un nuovo progetto, che prevede l’uso del calore di scarto, privo di CO2, di una fonderia per teleriscaldare il nuovo quartiere di HafenCity
Collaborazione tra Cina e Danimarca per il teleriscaldamento efficiente
Per due anni e mezzo gli esperti di energia dei due paesi collaboreranno a un progetto pilota che ha come obiettivo lo sviluppo di nuove metodologie per la pianificazione di sistemi per il riscaldamento sostenibile delle aree urbane. Dal lavoro scaturiranno anche due progetti di teleriscaldamento per le due città cinesi di Tongchuan e Yijun