ATERSIR: 150 milioni di investimenti per lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare

Il bilancio di previsione 2025-2027 di ATERSIR per l’anno 2025 prevede importanti investimenti sul territorio: 128 milioni quota 2025 del PNRR, 10 milioni di fondo per l’economia circolare e 4,9 milioni di progetti FSC.
Arca fa il bilancio del suo primo anno di attività

72 gli interventi avviati dalla società nei suoi primi 12 mesi di gestione del ciclo idrico nella provincia di Reggio Emilia. Opere che rientrano nel Piano operativo 2024-2029 che prevede 158 milioni di investimenti.
Nuovi fondi Pnrr per le reti idriche dell’Emilia-Romagna

Approvati altri dieci progetti presentati da Atersir per la riduzione delle perdite nella regione. Il loro valore è di 114 milioni di euro, 81 dei quali coperti dal Pnrr.
Rifiuti: al 77,2% la raccolta differenziata in Emilia-Romagna

I dati del resoconto del 2023 a cura della Regione, in collaborazione con Arpae, segnano una crescita del 3,2% sul 2022. A livello provinciale primeggia Reggio Emilia (83,3%), seguita sul podio da Forlì-Cesena (81,7%) e Parma (79,6%).
Verde Aqva Docendo Discimus

Si chiama Verde Aqva | Docendo Discimus ed è il progetto capillare per la sensibilizzazione sui temi dell’acqua pubblica e del plastic free che coinvolge oltre 50.000 fra studenti e docenti di 180 scuole elementari, medie e superiori, oltre 20 Biblioteche pubbliche e le sedi municipali dei 30 Comuni di Forlì-Cesena.
Più investimenti nel servizio idrico in provincia di Forlì-Cesena

Nell’ultima riunione, il Consiglio locale ATERSIR della provincia di Forlì-Cesena ha approvato il programma di interventi da finanziare con la tariffa del servizio idrico per il quadriennio 2020-23. Il piano prevede investimenti per 64,8 milioni di euro, il 7% in più del precedente, dei quali 29 milioni destinati alla manutenzione e alla sostituzione delle condotte obsolescenti
Investimenti idrici: 113 milioni da rimborsare a Rimini

Il direttore generale di Atersir, Vito Belladonna, ha comunicato che gli investimenti per il servizio idrico ammontano a 113 milioni di euro, i quali devono essere ancora ammortizzati e di conseguenza rimborsati al gestore uscente, la Hera. Ora si deve decidere: o si gestisce il debito in modo pubblico o si partecipa alla gara europea, nella prima ipotesi, però, gli investimenti dovranno essere rimborsati direttamente dagli enti pubblici del luogo.