Acque bresciane: grandi risultati dalla campagna di ricerca perdite con il satellite

Ammonta a oltre 200.000 metri cubi di acqua all’anno il risparmio garantito dall’attività di ricerca perdite portata avanti dal gestore su 700 km di rete tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. Un progetto pilota che ha visto l’utilizzo della tecnologia satellitare della società israeliana Utilis e che ha consentito di individuare e riparare 42 perdite occulte
Smat userà un satellite per controllare le perdite

L’azienda si avvarrà del satellite giapponese Alos 2 per monitorare lo stato delle sue infrastrutture. Questo orbita a 650 chilometri di distanza dalla Terra, ma attraverso un segnale radio elettromagnetico può vedere fino a 12 metri di profondità sotto il livello del suolo, rilevando l’eventuale presenza di perdite d’acqua. Le rilevazioni saranno integrate con il sistema di geolocalizzazione del gestore per consentire un immediato e puntuale intervento