Acquevenete: nuovo serbatoio per il comprensorio di Montagnana

È stata attivata definitivamente la fornitura d’acqua del distretto attraverso le opere recentemente realizzate, che vanno a sostituire le fonti idropotabili di Lonigo, fino ad oggi trattate con carboni attivi per eliminare la contaminazione da Pfas.

acquevenete mette fine all’emergenza Pfas nella Bassa Padovana

Grazie alla realizzazione di un nuovo schema idrico, a garantire l’approvvigionamento dei sette comuni della Bassa Padovana è ora la fonte pedemontana incontaminata di Camazzole, nel territorio di Carmignano di Brenta. I lavori, durati oltre quattro anni, hanno visto la realizzazione di un nuovo serbatoio della capacità complessiva di 10.000 metri cubi e la posa di oltre 21 chilometri di condotte, con un investimento di 28 milioni di euro.

Parte la campagna smart metering di Viacqua

34.000 contatori intelligenti da installare presso le utenze di 10 comuni dell’Alto Vicentino serviti dall’acquedotto consortile dell’Astico. È quanto prevede il piano, finanziato dal Pnrr, del gestore idrico per contribuire alla riduzione delle perdite sui 1.295 chilometri della rete acquedottistica dell’Astico, portandole al 23% dall’attuale 37%. Il piano prevede anche la distrettualizzazione delle infrastrutture e altre operazioni per la gestione delle pressioni.

acquevenete ottiene il “Responsibility Award”

Bureau Veritas ha insignito acquevenete del riconoscimento “Responsibility Award”, a conferma dell’approccio responsabile ai tre pilastri della gestione aziendale, Qualità, Ambiente e Responsabilità Sociale d’Impresa. Un impegno che ha portato il gestore negli anni al conseguimento di importanti certificazioni: UNI EN ISO 9001:2015, UNI ISO 45001:2018 e UNI EN ISO 14001:2015.

BIM GSP entra nella rete ViveracquaLab

Il network dei laboratori dei gestori di Viveracqua si amplia con l’ingresso del gestore idrico della provincia di Belluno, che va ad aggiungersi alle altre 8 società che già ne fanno parte. Un progetto virtuoso, nato nel 2018 per mettere a fattor comune competenze tecnico-scientifiche e le capacità industriali per assicurare ai cittadini del veneto un’acqua sicura e di qualità.

I gestori veneti fanno squadra per tutelare la qualità e la sicurezza dell’acqua

I 13 gestori idrici hanno unito le loro forze per arrivare allo sviluppo di un Piano di sicurezza dell’acqua applicabile a tutta la regione. Le metodologie condivise sono state testate sull’impianto acquedottistico di Villaverla, per valutarne l’efficacia sulla fase di captazione e analizzare eventuali rischi e azioni da apportare per tutelare la risorsa. Un risultato frutto di 4 anni di lavoro, che ha permesso di instaurare una rete di collaborazione strategica per affrontare le sfide comuni

Viveracqua punta a far crescere e potenziare la rete Viveracqua Lab

Dopo la positiva esperienza del primo triennio di attività, i gestori di Viveracqua hanno rinnovato per altri 4 anni il contratto con la rete di laboratori alla quale aderiscono 8 delle 12 società idriche venete consorziate. La rete ha eseguito l’analisi di circa 1,47 milioni di parametri l’anno, pari all’80% del totale del fabbisogno dei gestori. Ora si vuole potenziare la sua capacità, portandola a 2,4 milioni di analisi

acquevenete: investimenti per oltre 57 milioni nel Bilancio 2020

Nominato il nuovo consiglio di amministrazione del gestore idrico veneto: Piergiorgio Cortelazzo confermato presidente, mentre nel ruolo di vicepresidente è stato scelto Antonio Bombonato. L’Assemblea dei 108 Comuni soci ha anche approvato l’ultimo bilancio, che ha visto investimenti pari a 115 euro euro/anno per abitante a fronte di un dato nazionale di 35 euro. Risorse che hanno permesso di avviare diverse opere strategiche.

Con il SAVEC acqua di qualità alle utenze del Polesine

Veneto Acque ha trasferito parte della grande infrastruttura idrica, che si estende per 150 km, ad acquevenete, ovvero il campo pozzi di Camazzole, in comproprietà con Etra, e il 100% della condotta adduttrice Vigonza – Cavarzere – Cavanella. In questo modo il gestore potrà fornire acqua pedemontana di qualità alle utenze del Polesine orientale, riducendo l’approvvigionamento da Po e Adige

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