Acquedotto Pugliese: ammodernato il depuratore di Supersano
L’impianto, potenziato dal gestore idrico grazie ad un finanziamento di quattro milioni di euro, sarà in grado di rilasciare acqua affinata all’agricoltura, garantendo la piena circolarità del ciclo idrico e la sostenibilità ambientale.
Regione Puglia: i comuni diventano attori della gestione del servizio idrico
Il Consiglio regionale pugliese ha approvato un disegno di legge che prevede il coinvolgimento dei Comuni del territorio come attori della gestione del servizio idrico integrato. La disposizione va incontro alla volontà dei cittadini emersa dal referendum popolare del 2011.
Nasce la Control Room di AQP
È a tutti gli effetti operativa la Control Room di Acquedotto Pugliese, un “cervello digitale” che consente al gestore idrico di operare in un’ottica di maggiore prevenzione, di effettuare interventi più rapidi e mirati, riducendo ulteriormente l’incidenza delle perdite in rete.
AQP: piani di gestione per il riuso delle acque in agricoltura
Sono due gli impianti di affinamento gestiti da Acquedotto Pugliese, quello di Corsano e quello di Fasano-Forcatelle, già idonei alla normativa europea per il riutilizzo delle acque ad uso irriguo. Entro giugno 2024 è previsto l’adeguamento di altri quattro depuratori di proprietà del Gestore.
Acea Infrastructure vince due gare per l’efficientamento idrico nel Centro Sud
Hanno un valore complessivo di 2,1 milioni di euro i due bandi che la società di ingegneria del Gruppo Acea si è aggiudicata. Il primo, indetto da Grim, il gestore idrico del Molise, riguarda la progettazione e realizzazione di tutte le opere per la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti di 98 comuni della regione. La seconda, indetta da Acquedotto Pugliese, il supporto tecnico a una serie di interventi che riguardano diverse infrastrutture del ciclo idrico.
Sostenibilità ambientale, confermato l’impegno comune di AQP e Legambiente Puglia
Mettere in campo azioni comuni per mitigare il cambiamento climatico, tutelare il territorio e favorire la transizione energetica, è questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione per la sostenibilità ambientale, siglato per il secondo anno consecutivo da Acquedotto Pugliese e Legambiente Puglia.
Acquedotto Pugliese investe nella cogenerazione a biogas
Entro la metà del 2025 la società doterà di 17 impianti di cogenerazione altrettanti depuratori in tutta la Puglia. Gli impianti useranno il biogas ottenuto dalla digestione anaerobica dei fanghi di depurazione per produrre energia elettrica e termica che alimenterà lo stesso ciclo di depurazione. È il primo stralcio di un progetto da 45 milioni per la costruzione di 34 di cogeneratori a biogas entro il 2026 ed è un altro passo verso l’autosufficienza energetica.
I gestori idrici di Utilitalia fanno squadra e nasce il Patto per l’acqua
Sono 23 le aziende associate alla Federazione che hanno dato vita all’iniziativa che punta a compiere azioni utili a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa. Un impegno che per avere effetti concreti richiede il superamento di alcune criticità del settore, riassunte in 4 punti: riduzione della frammentazione, introduzione di parametri di verifica gestionale, consolidamento industriale del comparto e approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.
Il Piano d’ambito della Puglia: 7 miliardi di investimenti al 2045
Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese hanno presentato il nuovo piano con 75 interventi strategici, tra i quali il dissalatore sul fiume Tara e telecontrollo nelle province di Bari, BAT e Foggia, entrambi da 100 milioni di euro. Una montagna di investimenti frutto di un modello di collaborazione virtuosa tra i tre soggetti, che sta portando grandi risultati sia per la capacità di intercettare i fondi pubblici a disposizione sia nella messa a terra dei progetti.
Acquedotto Pugliese realizzerà a Taranto il più grande dissalatore d’Italia
Entrerà in servizio nella metà del 2026 l’impianto a osmosi inversa per il quale il gestore idrico pugliese ha appena approvato la gara da 100 milioni di euro. L’impianto sarà il maggiore della Penisola a uso civile e permetterà di produrre fino a 55.400 m3/giorno di acqua potabile. Sarà realizzato sulle sorgenti del fiume Tara, le cui acque salmastre hanno una salinità inferiore a quelle marine, contenendo così anche il consumo di energia.