Dieci anni di AcegasApsAmga: un progetto unico per il Nordest

È stato celebrato con un evento aperto alle istituzioni locali, al mondo industriale e ai lavoratori, l’anniversario dell’integrazione di Amga Udine, nel Gruppo Hera, che nel 2014 ha portato alla nascita della più grande multiutility del Triveneto.

Parte la campagna smart metering di Viacqua

34.000 contatori intelligenti da installare presso le utenze di 10 comuni dell’Alto Vicentino serviti dall’acquedotto consortile dell’Astico. È quanto prevede il piano, finanziato dal Pnrr, del gestore idrico per contribuire alla riduzione delle perdite sui 1.295 chilometri della rete acquedottistica dell’Astico, portandole al 23% dall’attuale 37%. Il piano prevede anche la distrettualizzazione delle infrastrutture e altre operazioni per la gestione delle pressioni.

Il biometano entra nelle reti di AcegasApsAmga

La prima immissione proviene dall’impianto Quadruvium a Codroipo, il primo impianto immesso in una rete di distribuzione del gas in Friuli-Venezia Giulia. Di proprietà di Enibioch4in, società del gruppo Eni, l’impianto dallo scorso anno è stato riconvertito alla produzione del gas green da effluenti zootecnici, matrici agricole e biomasse residuali del territorio.

I gestori veneti fanno squadra per tutelare la qualità e la sicurezza dell’acqua

I 13 gestori idrici hanno unito le loro forze per arrivare allo sviluppo di un Piano di sicurezza dell’acqua applicabile a tutta la regione. Le metodologie condivise sono state testate sull’impianto acquedottistico di Villaverla, per valutarne l’efficacia sulla fase di captazione e analizzare eventuali rischi e azioni da apportare per tutelare la risorsa. Un risultato frutto di 4 anni di lavoro, che ha permesso di instaurare una rete di collaborazione strategica per affrontare le sfide comuni

AcegasApsAmga: bioessiccaori per ottimizzare la gestione dei depuratori di Padova

Grazie a un finanziamento di 5 milioni del PNRR, la multiutility installerà negli impianti di trattamento dei reflui a servizio della città 7 bioessiccatori. Si tratta di una tecnologia innovativa che utilizza il calore che si genera dalle reazioni biologiche che avvengono spontaneamente nei fanghi per la loro essicazione. Una soluzione a basso impatto, che abbatte i consumi di energia e del 50% il volume dei fanghi

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