Sarà inaugurato entro il 2023 ed è stato presentato alla fiera Gastech di Milano l’interessante progetto che vede protagonisti HERA di Bologna e Pietro Fiorentini. Si tratta dell’impianto denominato SynBioS (Syngas Biological Storage) che si prefigge di vincere la sfida della decarbonizzazione integrandosi al più grande depuratore del Gruppo Hera.
SymBioS sarà dotato della tecnologia “power to gas” ed è uno dei primi, nel panorama mondiale, capace di convertire energia elettrica e acque reflue in idrogeno “verde” e quindi in biometano. Sarà così possibile alimetare i consumi annui di 1.200 famiglie ed evitare emissioni di CO2 pari a quelle prodotte in un anno da 400 automobili.
Installato a Bologna Corticella, nel più grande depuratore per bacino gestito dalla multiutility. L’entrata in esercizio dell’impianto è prevista entro il prossimo anno. Sviluppato grazie a un investimento di 10 milioni di euro, l’impianto è il frutto delle sinergie tra:
- decarbonizzazione energetica
- depurazione delle acque
- competenze acquisite dalla multiutility in questi campi e non solo.
Biometano dall’energia elettrica rinnovabile
Utilizzando la tecnologia power to gas per convertire l’energia elettrica rinnovabile in gas naturale sintetico, SynBioS garantisce una serie di vantaggi importanti sotto diversi aspetti. In primo luogo, aumenta le potenzialità di abbattimento di inquinanti del depuratore. Inoltre, consente di valorizzare l’energia rinnovabile in eccesso, attraverso il riutilizzo di biometano nella rete di distribuzione cittadina. Rete che in questo modo, in pratica, funge da stoccaggio a lungo termine.
Come funziona
Andando un po’ più nel dettaglio, il sistema utilizza acqua reflua ed energia elettrica rinnovabile per produrre idrogeno verde e ossigeno. Sfruttando la CO2 del biogas prodotta dalla digestione dei fanghi di depurazione, l’idrogeno viene convertito in biometano. Gas che può quindi essere immesso senza limiti di concentrazione nella rete di distribuzione e facilmente immagazzinato, abilitando così una diversificazione della fornitura. In più, in futuro si potrà sfruttare anche l’ossigeno generato per aumentare la capacità e l’efficacia di trattamento del depuratore.
Coprire i consumi annui di 1200 famiglie
L’entrata in esercizio dell’impianto potrà dare un importante contributo alla decarbonizzazione. Con una potenza di 1 MW, a regime SynBioS potrà produrre circa 190 Nm3/h di metano green. Una quantità capace di coprire i consumi annui di 1.200 famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di circa 50 Nm3/h di anidride carbonica, corrispondente all’impatto annuo di circa 400 automobili. Un grande progetto di economia circolare. Nel generare il gas, l’impianto si servirà infatti ogni giorno delle acque di scarico di circa 50 persone. In questo modo, contribuirà anche a incrementare la qualità del processo di depurazione.
Innovare per decarbonizzare
«Questo impianto è un’ulteriore riconferma degli impegni del Gruppo inseriti nel programma di investimenti finalizzati all’innovazione e al miglioramento delle performance di reti e impianti. Il tutto nell’ottica di assicurare sempre la massima qualità ed efficienza dei servizi e di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione energetica, sostenibilità ambientale e tutela delle risorse, in linea con le strategie del Piano industriale – ha commentato Alessandro Baroncini, direttore centrale Reti del Gruppo Hera -. Anche questa iniziativa ci vede precursori nel settore, con l’auspicio di fornire al legislatore e al regolatore elementi utili al sostegno dello sviluppo industriale di queste applicazioni».