Sviluppiamo un nuovo mercato: la telelettura dei ripartitori idrici

Dall’edizione di maggio/giugno 2023 

I prolungati periodi di siccità che hanno interessato l’Italia nel corso degli ultimi due anni hanno portato al centro dell’attenzione il tema della tutela della risorsa idrica. Inoltre, come mostrano i dati del Libro Bianco 2023 Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, l’Italia, con oltre 9 miliardi di m3 l’anno (pari a 220 litri al giorno, a fronte dei 165 della media Ue), è al primo posto tra i Paesi dell’Unione europea per acqua prelevata a uso civile e per consumo medio di risorsa potabile per abitante. Un dato su cui pesano anche l’obsolescenza delle infrastrutture, che determina un’elevata dispersione di risorsa – la media nazionale sfiora il 41% ma sale oltre il 50% al Sud – e le abitudini di consumo dei cittadini.

Per invertire la tendenza è necessario agire su entrambi i fronti, considerando anche che le dinamiche del cambiamento climatico potrebbero intaccare la quantità di risorsa disponibile. Se sul primo fronte si sta già agendo, grazie all’impegno e agli investimenti degli operatori del settore idrico verso una gestione sempre più efficiente del servizio, per quanto riguarda il secondo la rendicontazione puntuale dei consumi gioca un ruolo fondamentale nel favorire un uso più virtuoso dell’acqua e l’eliminazione degli sprechi. Un aspetto quest’ultimo che per gli edifici con due o più unità immobiliari ha come corollario il rilevamento puntuale e, quindi, la ripartizione della spesa per ogni singola utenza basata sulla quantità di acqua effettivamente consumata. Un campo nel quale le nuove tecnologie digitali e l’IoT possono imprimere una svolta.

A2A Smart City ha rivolto la sua attenzione anche ai processi di sub-metering, ovvero la parte a valle del contatore fiscale, il confine che delimita il perimetro di attività dei gestori idrici. La società hi tech del Gruppo A2A, forte del suo know how tecnologico e della sua leadership nel settore della rilevazione dei dati a distanza, ha infatti messo a punto una soluzione per la telelettura dei ripartitori divisionali idrici, puntando a favorire lo sviluppo di questo mercato, nel nostro Paese ancora quasi inesistente anche per la mancanza di una normativa a supporto.

 

Vantaggi per i cittadini e il sistema Paese

Attualmente, i consumi idrici sono calcolati dai gestori, in regime di mercato regolato, tramite contatori fiscali a livello di singolo edificio. La ripartizione divisionale è invece un mercato libero: è il condominio che sceglie la società alla quale appoggiarsi per questo servizio, che include la lettura del contatore per ogni singola unità abitativa e l’emissione della relativa fattura. Al momento sono pochissimi i condomini che si sono dotati di misuratori per ogni abitazione, per cui la ripartizione della spesa viene effettuata sulla base di stime, generalmente quella dei millesimi condominiali o della numerosità del nucleo abitativo.

Con questa soluzione A2A Smart City vuole sostenere la crescita di un servizio che risponde innanzitutto a un criterio di equità, in quanto il singolo condomino paga in base a quanto effettivamente consumato. Questo introduce anche un incentivo economico all’utilizzo virtuoso della risorsa, come già avviene nel settore dell’energia e del gas, dove grazie a una tariffazione puntuale si è spinti a ridurre gli sprechi o a utilizzare l’energia nelle fasce orarie più convenienti, aspetto del tutto inesistente nel comparto idrico.

Un servizio di monitoraggio e fatturazione puntuale sulla base di dati misurati con maggiore frequenza garantirebbe una maggior consapevolezza degli utenti rispetto ai propri consumi. Questo favorirebbe anche l’individuazione di anomalie nella rete di distribuzione dell’edificio o nelle abitazioni private e, quindi, gli interventi di retrofitting degli impianti, anche questi spesso vetusti e fonte di perdite. Un processo in definitiva capace di indurre un vero e proprio salto di qualità nella cultura della gestione dell’acqua, con vantaggi sia per il singolo cittadino sia per il sistema Paese nel suo complesso.

 

L’architettura del sistema

Un sistema per la telelettura dei contatori divisionali è articolato in modo analogo a quello per la telelettura dei misuratori fiscali, la cui adozione da parte dei gestori idrici viene promossa oggi con fondi del PNRR. Il primo elemento è costituito dal contatore intelligente, dotato di batteria, da installare presso la singola abitazione e in grado di trasmettere a distanza il dato sul volume registrato, attraverso comunicazione in radio- frequenza. Il secondo caposaldo è costituito dalla rete per il trasporto del dato, l’infrastruttura abilitante di tutto il sistema. Quindi la piattaforma informatica, il software che recepisce ed elabora i dati dei consumi, associandoli all’anagrafica dei misuratori e inviandoli in modo automatico ai sistemi terzi di fatturazione. Il cerchio si chiude con la parte di front-end verso l’utente finale, attività di competenza delle società di ripartizione, l’operatore che si interfaccia a monte con il gestore idrico, per il pagamento della fattura complessiva, e a valle con i condomini per ognuno dei quali suddivide la spesa sul consumo effettivo emettendo le relative fatture.

 

Specialisti della telelettura

Un’architettura che A2A Smart City conosce bene. La società è infatti attiva nella telelettura dei misuratori fiscali per i gestori idrici in diverse aree della Penisola, ai quali offre un servizio end-to end dalla raccolta dei dati al trasporto, alla loro rappresentazione e analisi su piattaforme software. Un servizio d’eccellenza che l’azienda ha messo a punto forte della sua esperienza di operatore TelCo, del know-how maturato in relazione alla trasmissione del dato e dell’alto livello di specializzazione nella progettazione e realizzazione delle reti nelle quali viaggiano le misure rilevate dai contatori, che rappresentano non solo l’elemento più rilevante del sistema, ma il più costoso.

È grazie a queste competenze, che ora ha declinato anche all’ambito della telelettura dei contatori divisionali, che A2A Smart City può proporsi come partner delle società di ripartizione. L’azienda è tra i precursori nell’utilizzo delle più note tecnologie radio che permettono di realizzare infrastrutture altamente performanti, funzionali e cost effective. In particolare, ha maturato un’esperienza che pochi possono vantare nella tecnologia LoRaWAN, la migliore soluzione per la costruzione di reti per applicazioni IoT, tra le quali la telelettura, per i diversi vantaggi che assicura. È infatti una tecnologia a bassa potenza che garantisce minimi consumi energetici, permettendo ai misuratori di trasmettere la lettura anche più volte al giorno senza pesare sulla durata della batteria. L’ampio raggio di copertura consente di ridurre il numero di gateway da installare, e quindi permette di ottimizzare i costi di realizzazione dell’infrastruttura, e di raggiungere un’elevata immunità al rumore, riuscendo così a raccogliere i dati provenienti dai misuratori anche quando questi sono installati all’interno di un edificio.

Non è un caso che A2A Smart City abbia realizzato e gestisca la rete LoRaWAN più estesa d’Europa, che copre il 70% della Lombardia, attraverso la quale per il Gruppo A2A eroga diversi servizi evoluti al territorio, e che si sia aggiudicata alcune importanti gare per realizzare l’infrastruttura con questa tecnologia a Torino e Napoli per la telelettura dei misuratori fiscali. Un’esperienza che le ha permesso di accreditare le sue reti per la gestione di ogni tipologia di misuratori presenti sul mercato.

 

Sviluppare un nuovo mercato

Forte delle sue competenze nell’analisi dei dati, l’azienda ha sviluppato la piattaforma applicativa, il software dedicato alla telelettura dei ripartitori, che riceve, ripulisce e presenta i valori di misura di ogni singola utenza, che vengono poi inviati in automatico alla società di ripartizione. In questo lavoro di sviluppo, ha messo a punto un’interfaccia per l’utente finale, attraverso la quale anche il singolo condomino visualizza i dati dei suoi consumi, un elemento fondamentale per permettere a quest’ultimo di adottare abitudini più virtuose. L’approccio verso questo mercato avviene con una proposta completa, che include sia la parte infrastrutturale sia quella applicativa, che consente di offrire un servizio di alta qualità a costi moto competitivi. Un modello di business che può contribuire allo sviluppo di questo nuovo mercato, che può crescere solo se diventa attrattivo per i condomini, ovvero in grado di portare loro un valore economico, pur in assenza di un chiaro obbligo di legge.

 

Occorre una svolta normativa

A riguardo la normativa nazionale non brilla per chiarezza. Un primo riferimento alla questione lo troviamo nel Dpcm del 4 marzo del 1996, che stabilisce che «la ripartizione interna dei consumi deve essere organizzata, a cura e spese dell’utente, tramite l’installazione di singoli contatori per ciascuna unità abitativa». Tale indicazione viene ribadita da un successivo decreto legge (Dl n.152/2006) che affida alle Regioni il compito di adottare norme specifiche.

Tuttavia, non è chiaro quante e quali Regioni abbiano legiferato in materia e con quali obblighi. Sul tema è intervenuta anche la Cassazione che con una sentenza del 2014 (n.17557) ha specificato che «le spese relative al consumo dell’acqua devono essere ripartite in base all’effettivo consumo se questo è rilevabile oggettivamente con strumentazioni tecniche», lasciando così intendere che la suddivisione della spesa sui consumi effettivi non sia obbligatoria ma solo auspicabile. Un’incertezza normativa che non giova al mercato della telelettura, un mercato dai numeri importanti, considerando che sono circa 25 milioni gli edifici con due o più interni nel nostro Paese che potrebbero beneficiare del servizio, per un giro di affari lungo tutta la filiera di oltre 600 milioni di euro.

 


 

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