13/06/2017

Società gasdotti Italia presenta il progetto della dorsale sarda del gas


Si svilupperà per un totale di oltre 400 km, ai quali si aggiungono altri 200 chilometri di rete regionale che collegheranno i punti di ingresso del gas a Sarroch, Oristano, Cagliari e Portoscuso. Sono i numeri della Dorsale sarda del gas naturale, l’infrastruttura di trasporto del gas che si estenderà da Cagliari a Olbia. Il progetto è stato presentato da Società gasdotti Italia che prevede di completare l’intera opera entro il 2025, con un investimento complessivo di 400 milioni di euro.
La costruzione dell’opera si svilupperà in tre fasi. La prima, per la quale è già partito l’iter autorizzativo, comprende la realizzazione delle tratte che partono da Sarroch verso Oristano e verso Sud-Est, da Cagliari al Sulcis, che saranno operative tra il 2019-2020. La seconda parte della dorsale, Sezione Centro-Nord, correrà da Oristano a Porto Torres, con una deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), e sarà realizzata entro il 2022. Infine verrà sviluppata la terza parte, Sezione Nord-Est, che arriverà a Olbia partendo da Codrongianus e che sarà completata nell’ultimo triennio.
I primi lavori interesseranno dunque Oristano e sette comuni della sua provincia, Palmas Arborea, Santa Giusta, Marrubiu, Uras, Mogoro, dove verranno posati 48 km di condotte in acciaio del diametro di 40 centimetri. Previsti quattro terminali in prossimità dei porti industriali dove ci saranno i depositi del gas, dei quali ben tre a Oristano, due stazioni di lancio e ricezione dei cosiddetti “Pig”, gli apparecchi che vengono rilasciati nella rete e che, seguendo il flusso del gas, monitorano lo stato di salute dei tubi, una delle quali a Palmas Arborea e l’altra Villaspeciosa, e 35 punti di intercettazione.

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