Acceleratore sulla transizione energetica per spingere più avanti il percorso di decarbonizzazione, senza trascurare il core business e l’impegno per garantire una rete di trasporto gas moderna ed efficiente capace di affrontare le sfide future. Sono i punti al centro del piano strategico 2019-2023 di Snam, presentato alla comunità finanziaria da Marco Alverà, amministratore delegato della società che gestisce la rete nazionale di trasporto gas.
Il Piano strategico 2019-2023
Piano che vede un deciso incremento del volume degli investimenti, pari a 6,5 miliardi, il 14% in più rispetto al piano 2018-2022 (5,7 miliardi). Crescita legata al maggior impegno sia nelle sostituzioni, con risorse aggiuntive per 400 milioni, sia nei nuovi business green, con 1,4 i miliardi a sostegno del progetto SnamTec (Tomorrow’s Energy Company), cuore delle iniziative su sostenibilità e innovazione (65% in più del piano 2018-2022). Andando un po’ più nel dettaglio, circa 5,3 miliardi degli investimenti andranno alla rete di trasporto, 800 milioni agli impianti di stoccaggio e di rigassificazione e 400 milioni ai nuovi business legati alla transizione energetica.
Iniziative di sviluppo della rete
Le iniziative di sviluppo riguardano il completamento delle infrastrutture per connettere il Tap (il gasdotto Trans-Adriatico che porterà in Europa il metano proveniente dall’aera del Mar Caspio) alla rete nazionale, il completamento dei collegamenti nel Nord-Ovest al servizio del mercato locale e dei flussi cross-border, la costruzione della dorsale in Sardegna. Infine, l’avvio della conversione di sei centrali di compressione e stoccaggio in ibride gas-elettrico. Sono inoltre previste sostituzioni di 1000 km di rete, opere oltre la metà delle quali già in fase di costruzione o che hanno ottenuto l’autorizzazione Via (valutazione di impato ambientale). Il piano prevede anche investimenti per 140 milioni (90 quelli previsti nella strategia precedente) in allacciamenti alla rete legati alla transizione energetica (impianti di Cng, ovvero distributori di metano compresso, e biometano).
Il progetto SnamTec: tre aree di intervento
Sostenibilità ambientale
Consistente il volume di risorse destinato al progetto SnamTec, che si focalizza in particolare su tre aree. La prima è la sostenibilità ambientale del core business, con 700 milioni di investimenti per ridurre le emissioni di metano del 40% al 2025 (rispetto al precedente target del 25%) e le emissioni complessive di CO2 del 40% al 2030, tramite l’avvio delle prime sei centrali ibride elettrico-gas, l’adeguamento tecnologico di alcune turbine a gas, la sostituzione massiva di componentistica di rete, il maggiore utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica degli edifici aziendali.
Innovazione
La seconda area è l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della rete. Snam ha stanziato 350 milioni per implementare la manutenzione della rete con nuove tecnologie, a partire da droni e satelliti per monitorare le infrastrutture.
Transizione energetica
Infine, la transizione energetica, con 400 milioni dedicati alla costruzione di nuove infrastrutture di biometano (250 milioni per impianti con capacità installata superiore ai 40 megawatt), al supporto ulteriore alla mobilità sostenibile (con la conferma di investimenti per 50 milioni per 150 stazioni di rifornimento di metano e biometano per auto e bus), e ancora all’efficienza energetica e al gas naturale liquefatto (Lng) di piccola taglia con nuovi mini impianti di liquefazione. Confermato anche il forte impegno sull’idrogeno, con il raddoppio della sperimentazione entro l’anno, per passare dal 5 al 10% del mix di idrogeno e gas che sarà immesso in un tratto della rete gas e l’annuncio della creazione di una unità di business ad hoc.