26/03/2019
Servizi a Rete

Snam sempre più amica dell’ambiente

Snam sempre più green. Lo dicono i numeri del nuovo report di sostenibilità, alla sua tredicesima edizione, relativi allo scorso anno. Un anno, il 2018, molto positivo per l’azienda sul fronte della sostenibilità, con i principali indicatori che mostrano numerosi progressi compiuti in termini di riduzione delle emissioni, sicurezza sul lavoro, etica di impresa e iniziative per la tutela e lo sviluppo dei territori, confermando l’impegno concreto del gestore della rete gas nazionale nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il report di sostenibilità, intitolato quest’anno Energia del cambiamento. L’impresa tra sfide climatiche e finanza sostenibile, è stato redatto secondo lo Standard Internazionale GRI Opzione Comprehensive ed è dedicato all’evoluzione dello scenario climatico globale e alla sempre più stretta relazione tra cambiamento climatico e finanza. In questo contesto viene illustrato il ruolo che Snam svolge nella transizione energetica e nei processi di decarbonizzazione, rappresentando in modo puntuale le performance della propria strategia di sostenibilità.

Il report riporta i principali risultati conseguiti in ambito Esg (Environment, social, and governance) a partire dalla riduzione delle emissioni di gas naturale, -7,9% lo scorso anno rispetto al 2016, che ha permesso di fissare il nuovo obiettivo pari a una riduzione del 25% al 2015, sempre rispetto al 2016.

In crescita, del 14%, i monitoraggi ambientali per 445 km di rete, mentre sono aumentati dell’11% i ripristini ambientali, per 227 km di rete, rispetto al 2017.

Molto positivi anche i risultati in termini di riduzione delle emissioni di CO2, calate di 154.800 tonnellate (+87% rispetto al 2017), grazie a una serie di interventi specifici che la società ha realizzato in questo campo. L’azienda ha inoltre proceduto con l’ispezione geologica di oltre 4.000 km di rete, mentre sono ben 18.400 i chilometri di infrastruttura ispezionati con sorvoli in elicottero. In crescita del 26% anche le ore di formazione erogate ai dipendenti, circa 110.000, e oltre 60.000 ore di Smart Working. Azioni che hanno dato i loro frutti anche sul fronte della riduzione degli infortuni sul lavoro, calati del 36% rispetto al 2017.

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