Snam punta sulla Grecia. La società presenterà a breve un’offerta per rilevare il 66% di Desfa, il gestore della rete gas greca. A dichiararlo l’amministratore delegato Marco Alverà, che ha confermato come la gara per rilevare una quota di Defna sia «un percorso aperto». Per l’operazione, l’azienda italiana è inserita in un consorzio europeo formato dalla spagnola Enagas, dalla belga Fluxys e dall’olandese Gasunie. Ma Alverà ha anche confermato la partenza nel 2020 del Tap, il gasdotto che approderà sulla costa di Melendugno, in provincia di Lecce. Sull’opera però, sarebbe stata aperto dalla Procura di Lecce un secondo fascicolo. A riferirlo una fonte investigativa, nonostante al momento non si faccia riferimento né a ipotesi di reato né a eventuali indagati. La nuova indagine, coordinata dal pm Paola Guglielmi, verte sui carotaggi effettuati nella marina di San Foca da parte di Tap, la multinazionale di cui fa parte anche Snam con una quota del 20%, subito dopo l’estate. Le ipotesi da verificare riguardano i tempi d’esecuzione e le modalità previste dalle autorizzazioni ministeriali e comunali. L’indagine è stata avviata dopo un esposto dove è stata messa in dubbio la regolarità di alcuni piezometri utilizzati nelle campagne. Le indagini sono state delegate al Noe (Nucleo operativo ecologico) dei Carabinieri che ha già effettuato le prime verifiche nell’area a nord del cantiere, dove in autunno si è svolta la potatura di circa 1.800 ulivi che saranno espiantati per l’installazione del terminale del gasdotto. Contestualmente, in un altro fascicolo della Procura di Lecce, è ipotizzato il reato di truffa per il mancato assoggettamento del terminale di ricezione Tap alla direttiva Seveso. La Procura, dopo l’esposto di otto sindaci salentini, sta verificando se il gasdotto debba essere considerato un tutt’uno con quello che verrà realizzato da Snam (ulteriori 55 km fino a Mesagne, in provincia di Brindisi), per allacciare l’infrastruttura alla rete nazionale, e se i due impianti insieme superino la quantità di gas maneggiato tale da imporre l’assoggettamento alla Seveso.