Snam punta alla Cina. La società che gestisce la rete di trasporto nazionale ha siglato un accordo con la società Beijing Gas, il maggior distributore e fornitore di gas naturale del Paese, con una rete di 22.000 chilometri e oltre 6 milioni di clienti nell’area di Pechino. A siglare l’intesa l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, e la presidente di Beijing Gas, Li Yalan, a margine del Consiglio mondiale dell’International gas union (Igu) a Venezia.
Con la sigla del memorandum of understanding le due società si sono impegnate a studiare possibili iniziative in comune, in particolare nel biometano e nello stoccaggio di gas naturale, da sviluppare in Cina.
Nulla di concreto per il momento, ma un fondamentale passo per l’ingresso della nostra società nell’enorme mercato cinese. Per Snam, che di recente ha aperto per la prima volta una sede a Pechino, è una opportunità per trovare nuovi business. Per il governo cinese è quello di avere una utility europea leader del mercato, che possa sviluppare un settore ancora arretrato: al momento non esiste in Cina un grande gruppo nella distribuzione del gas, ma una miriade di imprese locali.
La Cina ha indicato il gas come fonte essenziale del proprio mix energetico per sostituire gradualmente la produzione elettrica a base di carbone, che oggi copre quasi il 60% del totale. Le stime Iea (International energy agency) prevedono una crescita della domanda del 60% al 2040, crescita che richiederà importanti investimenti in infrastrutture di stoccaggio gas. Attualmente la Cina ha una capacità di stoccaggio pari a solo il 2% della domanda, confrontato al 20% per l’Italia.
«Questa iniziativa apre la strada a una collaborazione tra Snam e Beijing Gas nello sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile e nelle infrastrutture di stoccaggio – ha commentato l’ad di Snam, Marco Alverà -. Siamo interessati a sviluppare progetti in Cina, un paese la cui domanda di gas triplicherà da qui al 2040, contribuendo a un mix energetico più sostenibile».