Attraverso la controllata Stogit, Snam ha perfezionato l’acquisizione dal Gruppo Edison del 100% del capitale sociale di Edison Stoccaggio. Un’operazione del valore di 565 milioni di euro, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto di compravendita e della ticking fee, finanziata da Snam attraverso l’emissione di un bond ibrido avvenuta lo scorso settembre. Il perfezionamento dell’acquisizione fa seguito alla sigla del contratto di compravendita stipulato dai due gruppi a luglio del 2024 e all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni antitrust.
Un’operazione strategica
L’acquisizione amplia il portafoglio di Snam con i tre siti di stoccaggio del gas naturale di Edison Stoccaggio, ora ridenominata Stogit Adriatica. Gli impianti danno un contributo fondamentale alla sicurezza del sistema energetico nazionale e hanno una capacità complessiva di circa 1,1 miliardi di metri cubi all’anno, comprensivi di circa 140 milioni di metri cubi di riserva strategica, un contributo in termini di punta di sistema fino a 8,4 milioni di metri cubi al giorno e a oggi ha una giacenza residuale pari a oltre il 28%, comprensiva della riserva strategica. Nel suo complesso, il sistema italiano degli stoccaggi ha una percentuale di riempimento attorno al 50%, ben oltre la media europea di circa il 40%.
I tre siti
I tre siti sono quelli di:
- Cellino (TE): entrato in esercizio nel 1984 e potenziato nel 2010, che ha una capacità di stoccaggio di circa 120 milioni di metri cubi di gas naturale ed è costituito da 5 pozzi attivi attraverso i quali il gas viene immesso in giacimento o erogato dal giacimento a una profondità media di 850 metri;
- Collalto (TV): in esercizio dal 1994 e potenziato nel 2011 con una capacità di stoccaggio di circa 600 milioni di metri cubi e costituito da 17 pozzi che immettono in giacimento o erogano da questo a una profondità media di 1.500 metri;
- San Potito e Cotignola (RA): in esercizi dal 2013 e con una capacità di circa 350 milioni di metri cubi.
18 miliardi di m3 di capacità di stoccaggio di Snam
I siti di stoccaggio in esercizio in capo al Gruppo Snam salgono così a 12, collocati in prevalenza nel centro-nord Italia, presso i principali poli di consumo del Paese. I nuovi siti vanno quindi ad aggiungersi a quelli di: Brugherio (MI), Settala (MI), Sergnano (CR), Ripalta (CR), Bordolano (CR), Cortemaggiore (PC), Sabbioncello (FE), Minerbio (BO) e Fiume Treste (CH). A crescere è, ovviamente, anche la capacità complessiva di stoccaggio in capo al Gruppo, ora pari a circa 18 miliardi di metri cubi, dei quali 4,6 di riserva strategica, pari a oltre il 17% della capacità europea.
Garantire la sicurezza energetica italiana
«In uno scenario che permane fragile e complesso, con questa operazione aggiungiamo un importante tassello al percorso intrapreso per rafforzare l’approccio sistemico alla sicurezza energetica del Paese – ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam –. Con le altre iniziative che ci vedono impegnati, l’obiettivo è quello di dotare il sistema italiano ed europeo degli ulteriori elementi di solidità e sicurezza che sono necessari per un migliore equilibrio del mercato e una maggiore competitività».