Snam punta i riflettori sulla Sardegna e mette nel mirino Higas, società proprietaria del deposito costiero di Gnl di Oristano. L’operatore nazionale del trasporto gas ha siglato un accordo di esclusiva con la società per assicurarsi un periodo di analisi e negoziazione in vista di una possibile acquisizione del 100% del capitale sociale di Higas. Il piano di Snam non si limita però alla sola acquisizione dell’azienda. Allo studio c’è infatti anche la conversione dell’impianto costiero in Fsru, ovvero in terminale di stoccaggio e rigassificazione galleggiante, in modo da poter immettere il gas naturale rigassificato nella rete di trasporto sarda in via di realizzazione.
Un punto nevralgico per la metanizzazione della Sardegna
L’operazione, una volta realizzata, permetterebbe di servire con il gas della Fsru di Oristano il segmento centro-sud industriale e termoelettrico della Sardegna e le utenze delle province di Cagliari, Oristano, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente. Inoltre, l’installazione della Fsru potrà consentire l’approvvigionamento dei volumi di gas naturale funzionali alla metanizzazione della regione, aumentando al contempo la capacità di stoccaggio di circa dieci volte rispetto a quella odierna.
Il rinnovo del programma Emtn
Intanto il Gruppo, a sostegno di queste e altre operazioni, si muove anche a livello finanziario. Il Consiglio di amministrazione ha infatti approvato il rinnovo annuale del Programma Euro Medium Term Notes (Emtn), avviato nel 2012, strumento adottato per raccogliere risorse finanziarie sul mercato in modo efficiente, flessibile e a costi competitivi. Nello specifico, è stata deliberata l’emissione, entro il 2 ottobre 2026, di uno o più prestiti obbligazionari, per un importo massimo di circa 3,3 miliardi di euro. Le emissioni saranno collocate presso investitori istituzionali e il valore nominale complessivo dei prestiti obbligazionari emessi in circolazione non potrà superare il limite massimo di 15 miliardi di euro.
Finanziamenti sostenibili
In linea con l’impegno di Snam a raggiungere la neutralità carbonica al 2040 per le emissioni Scope 1 e 2 e il Net Zero al 2050 su tutte le emissioni, comprese le Scope 3, i proventi dalle emissioni obbligazionarie potranno essere destinati sia alle generali attività aziendali, anche legate a obiettivi di sostenibilità attraverso Sustainability-Linked Bonds, sia per finanziare progetti specifici attraverso Green Bonds, contribuendo all’obiettivo di raggiungere il 90% di finanza sostenibile entro il 2029. Ad oggi, nell’ambito del Programma Emtn, sono stati emessi prestiti obbligazionari per circa 11,7 miliardi di euro.