Oltre 100 domande da altrettante startup provenienti da tutto il mondo, sei delle quali inserite in un percorso di crescita “accelerata”. Sono i numeri del programma HyAccelerator, l’acceleratore aziendale su scala globale di Snam dedicato alle tecnologie dell’idrogeno e della decarbonizzazione, creato per sostenere le startup e le Pmi attive nel settore. Programma del quale è stata lanciata la terza edizione, chiamata Decarbonization Nexus, che mira a individuare le tecnologie più promettenti che potrebbero supportare il Gruppo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi green: neutralità carbonica al 2040 e net zero su tutte le emissioni al 2050.
Fino al 26 marzo per candidarsi
La nuova chiamata durerà fino al prossimo 26 marzo ed è aperta a startup e Pmi che operano lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno e, più in generale, della decarbonizzazione, dalla produzione al trasporto, dallo stoccaggio agli utilizzi finali. Tutte le candidature saranno valutate da Snam, che selezionerà cinque startup per partecipare al programma.
Le due fasi del programma
Il progetto, per questa edizione, è diviso in due step. Durante il primo, le cinque startup si impegneranno per due mesi con HyAccelerator e i suoi partner per una conoscenza reciproca, approfondimenti tecnici e sessioni di mentoring. Durante la seconda fase, invece, due dei cinque vincitori continueranno il viaggio per quattro mesi attraverso l’analisi di un caso d’uso dell’applicazione tecnologica della startup nell’ecosistema di Snam. Le startup partecipanti beneficeranno di un percorso di mentorship degli esperti e di supporto tecnico nel percorso che raggiungerà la durata di sei mesi. Per la seconda fase del percorso, Snam offrirà anche supporto economico.
Il ruolo dell’idrogeno per la decarbonizzazione
Con la creazione del programma HyAccelerator, Snam mira a esplorare e sostenere le tecnologie a maggior potenziale per accelerare lo sviluppo del combustibile green e del processo di decarbonizzazione. Processo nel quale l’idrogeno potrà giocare un ruolo cruciale. È infatti un combustibile pulito, che non rilascia gas serra. Il suo impiego in diversi settori industriali energivori, come la siderurgia, e nel campo dei trasporti permetterebbe un drastico abbattimento delle emissioni climalteranti. Inoltre, può essere sfruttato per soluzione per lo stoccaggio dell’energia rinnovabile, in particolare da fonte eolica o solare. Così facendo, rappresenterebbe una formidabile soluzione per il bilanciamento della rete elettrica e per risolvere il problema dell’intermittenza di tali fonti green.