Un tassello si aggiunge al piano per l’indipendenza energetica del Paese: la FSRU Golar Tundra, la nave rigassificatrice di Snam ha avviato la fase di test, in vista dell’entrata in funzione.
La nave, ormeggiata nel porto di Piombino, è stata affiancata dalla nave metaniera Maran Gas Kalymnos, che trasporta il primo carico di gas del primo test di controlli di sicurezza e test delle attrezzature e dei metanodotti che costituiscono l’impianto. Il carico trasportato dalla nave, partita dall’Egitto, è di 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL) di proprietà dell’Eni. Il gas liquefatto verrà trasferito attraverso 6 tubi flessibili nei serbatoi della FSRU, dove sarà riportato allo stato gassoso e immesso nella rete di trasporto nazionale.
Il programma dei test
Tutta la fase di test si svolge secondo un programma ben preciso. L’inizio è il collegamento e raffreddamento (cooldown) dei tubi flessibili che collegano la metaniera alla Golar Tundra, con il trasferimento nei suoi serbatoi di circa 70.000 metri cubi di GNL (su un totale di 170mila) nei serbatoi della Golar Tundra.
La fase successiva prevede la prova della rigassificazione (commissioning), con la messa a punto degli impianti e sistemi necessari e l’invio di una parte del gas in rete, attraverso la nuova condotta fino al punto di entrata nella rete nazionale.
Dopo un paio di settimane, la metaniera tornerà nel porto per scaricare i restanti 90.000 metri cubi di combustibile. La fase finale di test prevede la verifica delle performance a diversi profili di rigassificazione (Acceptance Test).
Centro persone impegnate nei controlli
Le operazioni di prova impegneranno in totale circa un centinaio di persone, mentre in futuro il personale addetto al rigassificatore sarà costituito da 60 unità, delle quali 40 di equipaggio. Anche il gas scaricato per il 90% verrà immesso nell’infrastruttura nazionale, per alimentare i consumi, mentre il 10% servirà a garantire l’operabilità della nave.
Durante il periodo dei test, saranno impegnate un centinaio di persone tra equipaggi e personale a terra. In futuro, si prevede che il personale addetto al rigassificatore sarà di una sessantina di persone di cui circa 40 di equipaggio.
In esercizio a fine maggio
Se nella fase di test non si riscontreranno problemi, la Golar Tundra potrà entrare in funzione per la fine di maggio. Previsto l’arrivo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), indispensabile per l’entrata in esercizio, da parte del ministero dell’Ambiente.
La FRSU, che ha una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi l’anno, rappresenta un asset strategico per garantire l’approvvigionamento di gas all’Italia.
Il GNL dall’inizio dell’emergenza gas, resa più acuta dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, ha assunto un ruolo sempre più centrale nel sistema energetico nazionale. Nel 2022, il gas importato sotto forma di GNL ha rappresentato il 18,8% del gas immesso nella rete nazionale, mentre da inizio del 2023 la quota è già salita a circa il 24,3%.