10/05/2021

SMAT affida i lavori per il revamping dei potabilizzatori del Po

Il potenziamento degli impianti di potabilizzazione del fiume Po è la nuova grande opera che SMAT si appresta a realizzare. Il revamping dei potabilizzatori consentirà al gestore idrico della Città Metropolitana di Torino di mettere a disposizione delle utenze una maggiore quantità di acqua e di qualità ancora migliore.

Obiettivo del progetto è infatti di ampliare ed ammodernare sotto il profilo tecnologico il complesso industriale degli impianti di potabilizzazione, realizzato negli anni Sessanta e ampliato negli anni Ottanta.

Cosa prevede il progetto

Il revamping complessivo delle 3 linee di trattamento degli impianti del Po prevede diversi importanti interventi. Tra questi:

  • predecantazione nei bacini di lagunaggio
  • ammodernamento tecnologico dei sistemi
  • revisione delle intere linee di trattamentI

Di particolare rilevanza è la sostituzione dell’attuale sistema finale di ossidazione-disinfezione con la più moderna tecnologia a ozono e l’introduzione di un’ulteriore barriera nei confronti degli inquinanti mediante l’utilizzo di membrane di ultrafiltrazione, così da garantire una sempre maggior prevenzione igienico-sanitaria. 

Più acqua e di maggiore qualità

In questo modo verrà migliorata ulteriormente la qualità dell’acqua, la sicurezza, eliminando progressivamente tutti i trattamenti quelli a base di cloro, con benefici aggiuntivi anche sotto l’aspetto organolettico dell’acqua. Inoltre verrà incrementata la capacità di trattamento, che passerà dagli attuali 2500 a 3500 litri di acqua potabilizzata al secondo.

Qualità e sicurezza della risorsa idrica già ampiamente garantita dal gestore, attraverso gli oltre 600.000 controlli eseguiti ogni anno e rilevata in continuo. Controlli che prevedono l’utilizzo di diverse tecniche di analisi chimiche e microbiologiche. Tra queste un sistema di biomonitoraggio che utilizza le trote, pesci molto sensibili all’inquinamento e alla temperatura dell’acqua.

Quattro anni di lavori

A occuparsi dei lavori sarà un raggruppamento di imprese che ha come capogruppo Suez Trattamento Acqua. Raggruppamento che si è aggiudicato la gara bandita a fine 2019 sulla base della progettazione preliminare e definitiva sviluppate da Risorse Idriche, società del Gruppo SMAT. I lavori avranno una durata di 4 anni e hanno un valore complessivo di 84,8 milioni di euro.

Il commento di Paolo Romano, presidente SMAT

«L’ampliamento ed il potenziamento degli impianti di trattamento delle acque provenienti dal fiume Po rientra tra le opere prioritarie e più significative per l’area torinese. Nonostante questo periodo che condiziona molto lo sviluppo di opere complesse e innovative, abbiamo completato in tempi brevi la fase più delicata che si conclude con la consegna dei lavori per un nuovo impianto che sarà in grado di rispondere in modo efficace alle sfide rappresentate dagli inquinanti emergenti e dai cambiamenti climatici».

 

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