Proseguono le attività di ricerca nell’ambito del progetto iMERMAID finanziato dall’Unione Europea mediante il programma Horizon, che punta a sviluppare soluzioni tecnologiche per il monitoraggio e il trattamento delle acque finalizzate alla decontaminazione del bacino del Mar Mediterraneo.
Studi sul campo presso il depuratore di Brandizzo
SMAT partecipa al progetto testando alcune soluzioni sviluppate dai partner per il monitoraggio, la rimozione e il recupero dei metalli pesanti nelle acque reflue. Attualmente, presso l’impianto di trattamento delle acque reflue di Brandizzo, è in corso la gestione del Caso d’Uso 3. Sono state installate le tecnologie per la rimozione e il monitoraggio dei metalli pesanti: la tecnologia 4D Scavenger di Weeefiner e la Heavy Metal Box dell’Università di Firenze.
L’avvio di campagna di campionamento e monitoraggio
Con l’intento di implementare ed ottimizzare i risultati, le tecnologie sono state posizionate all’uscita dell’impianto e, nella fase pilota del progetto, entrambi i sistemi sono stati gestiti a distanza dai rispettivi partner tecnologici. SMAT ha fornito in loco assistenza e supporto operativo nei test e provveduto ad avviare una campagna di campionamento e monitoraggio per valutare rispettivamente l’efficienza di rimozione della tecnologia finlandese e la capacità di rilevare risultati precisi dell’apparecchiatura sviluppata dall’Università di Firenze.