Pier Luigi Fedrizzi CEO di I&S Informatica e Servizi Srl
Alla luce dell’assegnazione dei primi 600 milioni di euro del PNRR idrico M2C4.I4.2 e delle relative graduatorie, con molte domande che non hanno raggiunto il punteggio minimo, si potrebbe desumere che, in molti dei progetti presentati, sia stato sottovalutato il ruolo essenziale di una corretta digitalizzazione degli assets, completi dei relativi dati idraulici e geometrici integrati in un Data Warehouse unico.
Il primo dei 9 punti ammessi a finanziamento, elencati cronologicamente nell’Art.5, rappresenta infatti la base di partenza imprescindibile per affrontare in sequenza quelli successivi, sintetizzati qui di seguito:
Prima di procedere alla realizzazione dei punti 8 e 9 risulta evidente la necessità di un supporto informatico, moderno ed innovativo, in grado di far collaborare i diversi attori coinvolti già dalla fase di creazione della banca dati.
Molte aziende del settore idrico si trovano in sovrabbondanza di strumenti informatici ma in carenza di integrazione tra gli stessi e talvolta lamentano una scarsa conoscenza delle informazioni (dati della rete) necessarie. La ricerca di uno strumento adatto alla creazione del database, attraverso l’importazione dei dati da diverse fonti e il rilievo sul campo e digitalizzazione delle informazioni mancanti, impone la sfida di dotarsi di un moderno e specifico sistema GIS che risponda ad alcune caratteristiche ritenute strategiche:
“Digitalizzazione dei processi”, “Interoperabilità tra pubblico e privato” ed “Utilizzo dei sistemi in modalità cloud”; è importante sottolineare come il raggiungimento di questi obiettivi passa per una forte interazione fra molteplici elementi (vedi figura in alto). Entrano in gioco:
Diventa necessario scegliere software che concretizzino questi concetti: utilizzando lo strumento adatto ad ogni singola attività e costruendo un Data Warehouse condiviso e fruibile in Cloud, realizzando così il principio cooperativo di utilizzo delle informazioni, coinvolgendo tutti gli attori, valorizzando le competenze e responsabilizzando i singoli.
SITReti di I&S è una soluzione software che risponde appieno a queste esigenze. Pensata nel 2001 per ESTRA SpA (ex Consiag Reti) di Prato che la utilizza ancor oggi in ambito gas, interfacciata prima con SAP e poi con NETA, ha fruito nel corso degli anni di affinamenti ed aggiornamenti tecnologici.
Nel 2021 è stata adottata anche da AmAmbiente di Pergine Valsugana (TN) per la gestione per la rete idrica e fognature. SITReti consente, anche tramite tecnologia Autodesk, di creare e aggiornare una rete topologica salvata in un GEO Database Spatial, condiviso e tenuto aggiornato con le più innovative tecnologie disponibili: WebGIS, GEORef, Android, QGIS ed altro. Per la modellazione può usare diversi software e fornisce, già integrato nel sistema, EPANET; software certificato dall’Agenzia per l’Ambiente EPA-Americana, in uso in tutte le Università Italiane.
Si tratta infine di un’applicazione laica rispetto ai grandi vendor di settore, dai quali si è svincolata negli anni eliminando così i costi annuali di licenza, ma conservando la piena compatibilità col mondo DWG, SHAPE e GEOSpatial.
Questa è la galleria 1.
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