Permetteranno di risolvere i problemi di approvvigionamento idrico di alcuni territori della Sicilia le tre opere per le quali Siciliacque ha appena vinto gli appalti. Si tratta della realizzazione del nuovo acquedotto Marsala – Mazara – Petrosino, del raddoppio del secondo tratto dell’acquedotto Garcia e della costruzione di un grande serbatoio d’accumulo nella zona fra Erice e Paceco.
Opere finanziate dal PNRR
Sono tre i grandi progetti, del valore complessivo di 114 milioni di euro, per i quali la società ha ottenuto un finanziamento del ministero delle Infrastrutture con i fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le gare per la realizzazione degli interventi si sono concluse e ora la società che gestisce il servizio idrico di sovrambito nell’isola, sta procedendo con le verifiche amministrative necessarie ad iniziare lavori tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. L’obiettivo è di portare a termine tutte le operazioni entro il 31 marzo 2026, come stabilito dalle scadenze del PNRR.
70 chilometri per il nuovo acquedotto
Il primo progetto riguarda l’acquedotto Marsala – Mazara – Petrosino che sarà esteso per ulteriori 70 chilometri, garantendo il traporto di circa 300 litri d’acqua al secondo. Il prolungamento permetterà di porre fine al problema del deficit di approvvigionamento che interessa i tre comuni trapanesi. Inoltre, metterà fine al fenomeno del “cuneo salino”, ovvero l’ingresso nelle acque di falda di acqua di mare. Un problema causato dall’eccessivo prelievo dai pozzi.
Il raddoppio del Garcia
I lavori per il raddoppio del Garcia prevedono invece la posa di una condotta aggiuntiva di 5 chilometri nel secondo tratto dell’infrastruttura. Questa incrementerà la portata dell’acqua dagli attuali 530 litri a 730 litri al secondo. Questa sarà poi trattata dall’impianto di potabilizzazione di Sambuca.
Il nuovo serbatoio
Infine, il serbatoio d’accumulo, che sarà costruito fra Erice e Paceco, a servizio dei sistemi acquedottistici interconnessi Garcia, Montescuro Ovest e Favara di Burgio, consentirà di limitare le interruzioni nell’erogazione idrica ai comuni delle province di Trapani e Agrigento, soprattutto in caso di guasti o interventi di manutenzione sulla rete e sugli impianti.