Con il caldo torrido e la mancanza di piogge l’Irpinia, come purtroppo avviene quasi ogni anno, si trova di nuovo imprigionata nella morsa della crisi idrica.
Per affrontare l’emergenza, in Regione Campania si è tenuto un vertice al quale hanno preso parte il presidente di ACS, Lello De Stefano, Giovanni Colucci di Ato Calore Irpino, Giuseppe Bruno di Ato Calore Napoli – Volturno e i responsabili per la Regione del Ciclo integrato delle acque Michele Palmieri e Ciro Pesacane. L’incontro ha prodotto i suoi frutti: ABC di Napoli si è detta pronta a erogare all’Ato Calore 60 litri di acqua in più al secondo a un prezzo più basso rispetto all’estate scorsa (0,33 centesimi al metro cubo, contro i 0,54 dello scorso anno).
Per ora la situazione rimane ancora gestibile: infatti le chiusure serali avvengono attualmente in pochi comuni e senza toccare i centri più grandi.
Questo, però, non toglie la necessità di trovare al più presto un’intesa e preservare l’equilibrio idrico irpino. Per tale motivo i presidenti dei due Ato e i vertici di ACS e ABC si incontreranno di nuovo in Regione per giungere a una sintesi. Un’intesa che servirà a rifornire in particolare la zona che da Atripalda va a Serino e arriva fino a Pannarano. Nel frattempo l’Irpinia rivendica anche 500 litri in più dall’Acquedotto Pugliese, che a sua volta pretende di ottenere altre risorse dallo sbocco della diga di Conza.