Cornelia Di Finizio – BrianzAcque
Paolo Ridella – B.M. Tecnologie Industriali
I Big Data stanno sempre più ridefinendo la visione di governance delle Pubblic Company dell’Acqua, orientando il processo decisionale verso un approccio data-driven. Se il successo del data management è incardinato da un lato in una robusta rete tecnologica di acquisizione dati, la presenza di una struttura organizzativa in grado di interpretare e tradurre in decisioni questo patrimonio digitale è elemento altrettanto sostanziale e decisivo.
Attribuire un senso ai processi e implementare l’affidabilità degli strumenti modellistici sono il più efficace antidoto all’incertezza indotta dagli scenari climatici globali presenti e futuri, per una gestione del Servizio Idrico Integrato resiliente e strategica.
Diventa quindi fondamentale poter contare su una approfondita conoscenza del sistema e delle sue variabili, attraverso l’acquisizione solida e continuativa di dati e informazioni.
La rete di monitoraggio permanente delle portate fognarie di BrianzAcque dota l’Ente di oltre 40.000 dati all’ora, che orientano il processo di decision making, riducendone l’incertezza e alimentando modelli e pattern gestionali a supporto. Un approccio innovativo, che centralizza l’acquisizione del dato in un appalto “chiavi in mano” da oltre 7 milioni di euro e che consolida il percorso avviato dal Settore Progettazione e Pianificazione Territoriale nell’ultimo decennio, volto a costruire, attraverso la conoscenza a 360 gradi del proprio patrimonio, processi sempre più efficaci ed efficienti, nel breve e nel lungo periodo.
Il processo data-driven si sviluppa trasversalmente a tutta la struttura, con ritorni temporali immediati e su lungo periodo, investendo diverse funzioni gestionali.
I dati restituiti da questa rete di mille misuratori area-velocity, correlata ad una fitta rete pluviometrica di circa cento strumenti, concorrono a potenziare e calibrare in real time il modello matematico di simulazione idraulica delle reti di fognatura in gestione a Brianzacque, implementando così il Piano Fognario Integrato di tutta la provincia gestita dalla MonoUtility, esito del progetto “RIMODEL” avviato nel 2012, intervenendo così sulla pianificazione degli investimenti medium e long term.
L’installazione di sensori di attivazione sugli scarichi in corpo idrico superficiale, provenienti da tutti i 450 scolmatori di BrianzAcque, dialoganti con il sistema di telecontrollo aziendale e al pronto intervento operativo, garantiscono un altissimo livello di protezione ambientale e integrano il processo di compliance normativa ai livelli qualitativi del servizio idrico integrato individuati da ARERA e ai regolamenti regionali in materia di invarianza idraulica.
La possibilità di visualizzare i dati di misura in maniera efficace e istantanea, attraverso dashboard intuitivi e semplificati, adatti anche alla consultazione da parte del personale operativo a campo mediante tablet, aprono ad un innovativo approccio “self-service”, che fornisce un prezioso strumento immediato a supporto delle decisioni operative istantanee.
La validazione, l’analisi e l’interpretazione dell’enorme mole di dati resi da questo sistema di monitoraggio permanente sono gli elementi cardine per sviluppare strategie long term, anche attraverso lo studio di indicatori e trend che, unito all’attitudine all’innovazione e all’apprendimento continuo dell’Ente, contribuiscono alla definizione di pattern ricorrenti che possano concorrere alla ricostruzione di modelli predittivi fondamentali per l’ottimizzazione dei processi gestionali.
Tradurre i dati in azioni strategiche: Una rivoluzione tecnologica, ma anche culturale.
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