Nuovi vertici per Acquedotto del Fiora. L’assemblea dei soci dell’azienda che gestisce il ciclo idrico in 55 comuni toscani (tutti e 28 quelli della provincia di Grosseto e 27 della provincia di Siena) ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, che resterà in carica per i prossimi tre anni. A presiedere la società è stato nominato Roberto Renai, mentre Piero Ferrari è stato confermato nella carica di amministratore delegato. Completano il nuovo Consiglio di amministrazione Gianpiero Secco, Gesuè Domenico Ariganello, Francesca Mugnaini, Paolo Prisciandaro, Andrea De Caterini, Federica Marinetti e Anna Claudia Bonifazi.
Nel corso dell’assemblea è stato inoltre elaborato un documento comune, frutto della sintonia di intenti tra la parte pubblica, ovvero i 55 Comuni soci, e la parte privata della compagine sociale, Ombrone spa, che definisce i prossimi step per l’immediato futuro. A partire dall’allungamento della convenzione di affidamento del servizio dal 2026 al 2031, per il quale si attende solo l’ok definitivo da parte dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).
Una scelta che «si lega alla indifferibile necessità di incrementare considerevolmente gli investimenti, tanto sulla rete idrica che sulla depurazione, pur mantenendo sostanzialmente invariate le tariffe per i prossimi anni – si legge nel documento. L’allungamento della concessione si accompagna a un piano che dovrà consentire di realizzare investimenti aggiuntivi per 251 milioni di euro con importanti ricadute sul territorio gestito, perseguire la solvibilità finanziaria di Acquedotto del Fiora, mantenere la sostenibilità sociale delle tariffe, raggiungere gli obiettivi della qualità tecnica previsti da Arera e mantenere un congruo livello di distribuzione dei dividendi, correlato alle scelte di investimento».
Il documento evidenzia poi come, dando seguito alla richiesta dei Comuni soci, il lavoro impostato in questi ultimi mesi sia andato in direzione di una maggiore attenzione ai problemi territoriali e alla valorizzazione delle risorse interne, attraverso lo sviluppo di una filiera di responsabilità manageriale interna alla società, il graduale rientro nel territorio delle attività di servizio esternalizzate e l’attenzione alle peculiarità dei soci e dei loro interessi. A questo riguardo Acquedotto del Fiora sta avviando un processo di consolidamento, strutturandosi anche con il socio privato, con l’obiettivo di reperire finanziamenti a tassi di interesse più vantaggiosi per sostenere l’ingente mole di investimenti da effettuare sul territorio.
Infine, il documento si chiude con i ringraziamenti al presidente, Emilio Landi, e al Cda uscenti «per quanto fin qui realizzato e per aver espletato il mandato ricevuto con la dovuta diligenza e con la massima attenzione alle esigenze delle diverse zone, riconsegnando una società sana, economicamente solida e rafforzata nelle prospettive e negli equilibri».