03/04/2019

Ritmo: 40 anni spesi bene

Non pensavo fosse così… complimenti!

Un mantra pronunciato ogni qualvolta dei visitatori giungono ai convenevoli, a quei saluti di congedo, dopo aver visitato la sede di Ritmo S.P.A.

Sorpresa, di aver raggiunto solo ora questa conoscenza; gioia, per aver riempito quel vuoto, che non si pensava di avere. Ma invece c’era.  Facciamo un po’ di chiarezza.

Ritmo S.P.A. sul mercato dal 40 anni, è conosciuta per i suoi prodotti: “saldatrici per la plastica”. Saldatrici che trovano impiego su più fronti: testa a testa, elettrofusione, estrusori, polifusione, macchine speciali da laboratorio, segatrici, ma anche accessori. E questo, nel mondo della termoidraulica, dei cantieri, nella posa dei tubi, è risaputo: sono saldatrici molto usate.

Ma è qui il punto, sì dà per scontato il prodotto, se ne apprezzano le qualità, le potenzialità, l’affidabilità. Raramente quel che c’è “dietro”.

Ma questa non vuole essere una colpa. È piuttosto un vizio di forma collettivo, che sempre più spesso è parte della nostra vita. La causa: la “velocità”. Quella “velocità dei tempi moderni” che quasi ci impone di non guardare a fondo, dentro le cose o, anche più semplicemente “di lato”. 

Ecco che una visita nella sede Ritmo, stupisce.

I dettagli che si scoprono in quel percorso fra i reparti aprono il sipario della mente al racconto di come nasce un prodotto Ritmo. Dettagli per capire, dettagli per comprendere… la strada fin qui fatta da Ritmo.

Avanzare per il magazzino merci, l’officina meccanica, la carpenteria, i vari reparti di montaggio dedicati alle varie linee di prodotto, tra gli uffici e la logistica per poi giungere all’area spedizione, vede il visitatore incontrare un centinaio di dipendenti. Un “piccolo villaggio” vivo, distribuito in 8 unità nella Zona Industriale Selve del comune di Teolo. E non poteva essere diversamente, quando la realtà è industriale; quando la filiera di lavoro è interna, quando tutto il processo è pensato per dare in ogni fase il valore del “Made in Italy”.

Durante una visita non manca mai meraviglia. Ammirazione data dal confronto, da quella contrapposizione naturale che si crea in un reparto. Lo scorgere da vicino una saldatrice per tubi da 160 mm e la “sorella maggiore” da 1600 mm con morse idrauliche, incanta. Proporzione e tecnologia entrano in gioco, spingono alla ricerca delle differenze. Risulta chiaro come pochi centimetri aprono distanze: esperienza maturata.

Giungere alla fine del percorso porta sempre ad una riflessione ed ecco che le strette di mano finali, vanno oltre la “formalità del gesto”. Sono ringraziamenti, veri, per aver mostrato tutto il mondo che sta fra: “una saldatrice e prodotto Ritmo”. 

Stupore, stampato sul volto, e quella frase ricorrente:
Non pensavo fosse così… complimenti!


Federico Pedron – Marketing Ritmo S.P.A.

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