Riaprono i cantieri di acquevenete. Il gestore idrico di 108 comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona e Venezia, si appresta a riprendere in questi giorni una vasta mole di lavori interrotti dallo scorso marzo a seguito del blocco imposto dall’emergenza sanitaria.
Le opere in provincia di Padova
Si tratta di opere per un valore complessivo di oltre 59 milioni di euro, tra i 46 cantieri da riavviare e 16 che verranno consegnati per un totale di 62 interventi.
Per quanto riguarda la provincia di Padova, tra le opere rimesse in pista figurano il cantiere da 3,9 milioni di euro per la dismissione dei depuratori di Maserà di Padova e Casalserugo e la realizzazione della rete fognaria per il collettamento dei reflui al depuratore di Albignasego, il progetto per la nuova rete idrica adduttrice Terrassa Padovana-Bovolenta, la dismissione del depuratore di Bovolenta e il collettamento dei reflui all’impianto di Conselve, per un valore di 2,5 milioni di euro. A questi si aggiungono i lavori per la nuova rete idrica Cinto Euganeo-Vò, per 1,5 milioni di euro; la sostituzione di una porzione di rete idrica a Solesino (685.000 euro), l’estensione della rete fognaria e la sostituzione di una parte di rete di distribuzione acqua a Maserà di Padova (665.000 euro). Infine, l’ampliamento della rete fognaria di Sant’Elena, opera quest’ultima da realizzare con investimento di oltre 1,3 milioni di euro.
Le opere in provincia di Rovigo
Non meno significativi i lavori che riprendono nella provincia di Rovigo. Tra i maggiori, l’intervento da 1,55 milioni di euro per l’adeguamento della centrale di Boara Polesine, quello per l’adeguamento delle opere di presa delle centrali di potabilizzazione di Badia Polesine e Cavarzere e l’impianto di controlavaggio di Badia Polesine, il rinnovo della rete di acquedotto nei Comuni di Rovigo e Pontecchio Polesine, per 700.000 euro. Ancora, per quanto riguarda la distribuzione acqua, da segnalare il primo stralcio di una serie di nuove reti idriche nella zona est del Polesine, per 410.000 euro, e nella zona centrale della provincia, per 720.000 euro. Mentre nel comparto raccolta e trattamento dei reflui, il secondo stralcio degli interventi su fognatura e depurazione a Polesella, per 823.000 euro, e le opere complementari all’ampliamento dell’impianto di depurazione di Sant’Apollinare, per 640.000 euro.
Le opere in provincia di Vicenza
Infine, ripartono i lavori anche in provincia di Vicenza: ad Alonte per il collettamento dei reflui al depuratore e la dismissione dell’impianto che sorge nella frazione Stamberga e a Zovencedo, con la sostituzione della rete idrica ammalorata, per 840.000 euro.
Regolamento per la sicurezza
Lavori che riprenderanno in piena sicurezza, grazie alle regole per la ripresa dei cantieri messe a punto dai gestori di Viveracqua, il consorzio costituito dai 12 gestori idrici del Veneto, del quale acquevenete fa parte insieme agli altri soci Acque del Chiampo, Acque Veronesi, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Bim Gestione Servizi Pubblici, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Veritas e Viacqua. Protocollo che prevede per ogni intervento un piano anti-contagio allineato alle prescrizioni in vigore (Dpcm del 22 marzo 2020 e il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid–19 nei cantieri edili del ministero Infrastrutture e Trasporti, del 19 marzo 2020), basato su una puntuale valutazione del rischio e che comprenda sia le opportune regole di comportamento sia l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.