Dopo l’attività sinergica portata avanti nel triennio 2022-2025, è stato rinnovato il protocollo d’intesa tra RSE e Regione Veneto. Una scelta che dimostra la volontà di consolidare un percorso comune sui temi più innovativi e strategici della transizione energetica, della sicurezza degli approvvigionamenti e dell’autonomia del sistema regionale.
Gli obiettivi già raggiunti
In questi anni il protocollo ha consentito di elaborare e approvare, lo scorso marzo, il Nuovo Piano Energetico Regionale (NPER), con scenari di sviluppo al 2030; di diffondere la cultura dell’autoconsumo diffuso e sostenere attivamente la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) con incontri formativi rivolti a enti locali e cittadini; di accompagnare la Regione nella valutazione dei progetti PNRR per la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse; di fornire supporto tecnico-scientifico continuo alla Regione nell’elaborazione di dati, analisi e scenari evolutivi sul fabbisogno e sull’offerta energetica.
Dalla ricerca alla pianificazione energetica
“La collaborazione con la Regione Veneto ha rappresentato in questi anni un modello virtuoso di integrazione tra ricerca scientifica e programmazione territoriale – dichiara Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE – dimostrando come la ricerca possa tradursi in un motore di sviluppo territoriale, capace di orientare la pianificazione energetica, sostenere l’innovazione nelle rinnovabili con le Comunità Energetiche e aprire la strada a nuove filiere come quella dell’idrogeno. Il rinnovo dell’intesa conferma la volontà di proseguire su questa strada, mettendo a disposizione le competenze tecnico-scientifiche di RSE per rafforzare sicurezza, sostenibilità e competitività del Paese, a partire dalle regioni”.
Verso l’autonomia e la competitività del territorio
“La sfida che oggi abbiamo davanti – afferma l’assessore regionale all’Energia e allo Sviluppo economico, Roberto Marcato – è rendere il Veneto più autonomo, competitivo e sostenibile, accompagnando la trasformazione dei sistemi produttivi, dei consumi delle famiglie e delle scelte delle amministrazioni locali. In un tempo in cui le tensioni internazionali e i cambiamenti climatici ci ricordano quanto l’energia sia un bene strategico, vogliamo che la nostra Regione non sia più esposta all’andamento delle vicende globali ma sia capace di produrre in modo pulito e sicuro ciò che serve al proprio sviluppo. Con RSE mettiamo a disposizione del nostro territorio competenze, strumenti e una visione chiara, investendo sul futuro dei giovani, sulle imprese che chiedono stabilità e costi sostenibili e sui cittadini che vogliono vivere in comunità più verdi e sicure”.