È stata presentata dal presidente Eugenio Giani la delibera con la quale Regione Toscana accoglie il Piano degli Investimenti di Enel Green Power Italia, titolare delle otto concessioni geotermoelettriche in scadenza sul territorio regionale, rilanciando un programma di interventi, che guardano al livello nazionale e internazionale, allo scopo di portare il fabbisogno energetico regionale garantito dalla geotermia dall’attuale 34% al 40% che, sommato alle altre rinnovabili, porterà al 60% il livello dell’energia pulita prodotta in Toscana.
Intesa storica per il territorio
Il Piano potenzia la coltivazione della geotermia e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi perseguiti a livello nazionale, di autonomia energetica e di decarbonizzazione e contemporaneamente allo sviluppo sostenibile delle aree interessate (16 comuni geotermici distribuiti su 3 province). Il progetto prevede lo stanziamento di tre miliardi di investimenti tecnologici e minerari in 20 anni, che comprendono anche tre nuove centrali geotermoelettriche, a Bagnore, Piancastagnaio e Monterotondo Marittimo. Di questi 400 milioni saranno destinati al territorio per ricadute di sostenibilità e sviluppo economico. Circa 30 milioni di euro all’anno per contributi sulla produzione energetica per legge ai 16 comuni.
Approvazione della delibera
In seguito alla valutazione positiva della Giunta regionale sul Piano pluriennale di investimenti presentato da Enel Green Power Italia Srl è, il gestore, titolare delle otto concessioni geotermiche in scadenza, assume impegni per investimenti complessivi che ammontano a 2,988 miliardi di euro: in questo quadro gli interventi di sostenibilità ambientale e di compensazione territoriale ammontano a 400 milioni. Inoltre, nella delibera approvata in Giunta regionale, si prevede che durante il periodo di rimodulazione delle concessioni per 20 anni, si potrà procedere all’eventuale sostituzione degli interventi in concertazione con la Regione e i Comuni interessati. La Giunta dà quindi mandato agli uffici di predisporre un decreto per ogni concessione in essere, che definisca la rimodulazione della scadenza e che prenda atto del programma di lavori per i primi quattro anni, adeguato agli interventi programmati e comprendente il piano degli interventi minerari che verranno realizzati e le risorse destinate.
I prossimi passi
Verranno adeguate le fidejussioni per ripristino ambientale degli impianti della concessione e si provvederà alla ricognizione delle autorizzazioni e delle relative scadenze per il rinnovo. Saranno rinviati a successivi accordi: l’erogazione di un contributo per la costituzione di unità di progetto per l’istruttoria tecnica delle istanze; il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio sismico legato al rilevamento dei dati di produzione; gli interventi per massimizzare le ricadute sulle imprese locali; i tempi e le modalità di trasferimento e gestione dei contributi di Enel Green Power a Regione ed enti locali, in caso di rimodulazione, ed il monitoraggio del Piano per la verifica della realizzazione delle attività. La Regione delibera di avviare, successivamente alla rimodulazione delle concessioni, un confronto con il concessionario, gli enti locali e gli stakeholder territoriali, nella prospettiva di un ulteriore sviluppo della geotermia che porti alla realizzazione di centrali fino a 140MW e ad incrementi occupazionali.
Alcuni dettagli ancora da definire
“Quest’accordo storico, che fa della Toscana un modello nazionale – dichiara il presidente Giani – è frutto di un lavoro collettivo, che ha visto il coinvolgimento delle principali direzioni ed enti regionali e il dialogo sempre costruttivo in tutte le fasi con i comuni interessati. È stata una trattativa sofferta, ma che poi è andata a buon fine. Rimangono tuttavia alcuni margini di rimodulazione degli interventi, come per esempio per le compensazioni da calibrare sui singoli comuni. L’intesa di oggi è un’intesa generale, nei prossimi quattro mesi diventerà un’intesa particolare, perché andremo a definire il resto dei dettagli”.